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| SPECIALE ELEZIONI 2008 | |
| Gli italiani all'estero già votano
di Elysa Fazzino
Gli italiani all'estero hanno già cominciato a votare: se ne occupa oggi il Financial Times, che sul suo sito riporta i titoli: «Le urne italiane aprono… in Antartide e in Russia» e «Candidati lontani possono condizionare le elezioni italiane». I 3,6 milioni di elettori iscritti all'estero hanno iniziato a spedire il loro voto per posta nelle quattro circoscrizioni estere. L'articolo, firmato da Guy Dinmore a Roma e James Fontanella a Londra, ricorda che nelle scorse elezioni la maggioranza di Prodi al Senato fu ottenuta, di stretta misura, grazie ai 4 seggi su 6 ottenuti dalla sua coalizione all'estero. Viene rievocata la vicenda del senatore Nino Randazzo, il quale l'anno scorso rivelò che Berlusconi gli aveva offerto un posto da ministro se avesse votato contro il governo Prodi, cosa che lui si rifiutò di fare. Il servizio riferisce delle accuse di possibili frodi mosse da candidati del centro-destra. «Il Giornale, portavoce quotidiano di Berlusconi – scrive il Financial Times – ha affermato che c'è un mercato nero del voto e che in Sud America sono state stampate 120mila schede in più». I candidati del Partito democratico negli Usa e in Canada sperano di beneficiare del fatto che Walter Veltroni si ispira a Barack Obama.
Sui siti dei giornali stranieri è presente, talvolta con rilievo, la notizia della scelta di Milano per l'Expo 2015. Non viene però data molta attenzione ai risvolti elettorali provocati in Italia dalla vittoria milanese. Questo aspetto è accennato in un servizio della Reuters, ripreso sui siti dei quotidiani Usa New York Times e Washington Post. «La decisione a favore di Milano, paese natale di Silvio Berlusconi, il miliardario a capo dell'opposizione di centro-destra, arriva appena due settimane prima di elezioni nazionali» anticipate, scrive la Reuters. Il servizio sottolinea che anche i membri del governo di centro-sinistra hanno appoggiato la candidatura, dicendo che è «al di sopra delle controversie di partito». E alla fine avverte che l'Expo può fare o disfare la reputazione di una città. Della vittoria di Milano parlano diffusamente i siti francesi di Le Monde e, con richiami sulla home page, di Le Figaro e del settimanale Nouvel Observateur. Quest'ultimo pubblica una foto del sindaco di Milano Letizia Moratti e del presidente del Consiglio Romano Prodi e nel servizio scrive tra l'altro: «Prodi ha detto di avere passato la giornata al telefono per tentare di raccogliere voti per la candidatura di Milano».
Gli ultimi sviluppi del caso Alitalia trovano ancora spazio sui siti esteri. Il Financial Times dà la notizia dell'abbandono della trattativa da parte della Uil. Il sito del quotidiano economico francese Les Echos titola: «Air France-Klm pronta a proseguire i negoziati», nonostante l'assenza di passi avanti significativi. Secondo il quotidiano, «certi segni d'apertura lasciano intravedere un possibile esito favorevole», riferendosi alle dichiarazioni del leader della Cgil, Guglielmo Epifani, che ha detto che non esiste al momento nessuna alternativa all'offerta Air France.-Klm. Titolano sulla rottura della Uil anche i siti del Nouvel Observateur e di Le Figaro, citando quanto dichiarato dal rappresentante della Uil sul clima «non sereno» e «avvelenato» a causa dell'imminente scadenza elettorale. Dello stesso tenore il titolo sul sito del quotidiano americano International Herald Tribune, «Il sindacato Uil dell'Alitalia abbandona le trattative Air France-Klm», che mette on line un servizio Ap con dichiarazioni di Marco Veneziani, segretario nazionale della Uil trasporti: «Le trattative non significano nulla finché non c'è un nuovo governo che può decidere se andare avanti con un accordo». | |
| 1 aprile 2008 | |
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