Di certo per ora c'è che il nuovo Parlamento si riunirà il 29 aprile. Alla mezzanotte di lunedì 28 verrà archiviata la presente legislatura e inizierà ufficialmente la XVI. Al momento in cui le porte degli emicicli di Camera e Senato si apriranno per far spazio ai nuovi eletti, tutti i tasselli dovranno essere andati a posto.
Coloro che risulteranno vittoriosi in più circoscrizioni – è il caso, per esempio, dei candidati premier – avranno già dovuto scegliere dove essere eletti, liberando così gli altri posti e dando origine al puzzle dei ripescaggi.
Già da lunedì, tuttavia, la macchina di Montecitorio e Palazzo Madama inizierà a girare a pieno regime. Per accogliere i nuovi parlamentari saranno allestiti, sia alla Camera sia al Senato, spazi ad hoc, a cui si sta lavorando da tempo, dove deputati e senatori si potranno registrare e avere le informazioni e il materiale sul funzionamento delle rispettive Camere di appartenenza. Riceveranno, inoltre, gli strumenti per poter essere in grado, già dal giorno successivo, di svolgere il loro mandato. In particolare, di poter votare. Perché già dalla prima riunione saranno chiamati a decidere. Per esempio, dovranno eleggere il presidente.
All'ordine del giorno c'è anche la costituzione della giunta provvisoria per la verifica dei poteri, cioè dell'organismo che deve valutare se i nuovi parlamentari hanno effettivamente i requisiti per rivestire la carica. La giunta provvisoria si occupa di controllare se il gioco delle opzioni presenta incongruenze, mentre alla giunta definitiva toccherà poi verificare che tutti gli eletti abbiano le carte in regola.
Un altro adempimento che aspetta i parlamentari nei primi giorni dell'insediamento è la scelta del gruppo, indicazione che dovranno dare entro due giorni dalla prima seduta.
Tempi incerti, invece, sulla formazione del Governo. Non ci sono tabelle di marcia prefissate. Anche una volta che il premier avrà ricevuto l'incarico dal Capo dello Stato, il calendario rimane aperto. L'unica scadenza è che una volta che l'Esecutivo sarà stato definito, entro dieci giorni si dovrà presentare alle Camere per la fiducia.
A. Che.