ILSOLE24ORE.COM > Notizie Italia ARCHIVIO

Tra gli «esordienti» prevalgono i maschi

di Giacomo Bagnasco

commenti - |  Condividi su: Facebook Twitter|vota su OKNOtizie|Stampa l'articoloInvia l'articolo|DiminuisciIngrandisci



Chi elegge Montecitorio

Chi elegge Palazzo Madama

Una maggioranza, non larghissima ma comunque netta, esiste già, ancora prima del voto. È quella delle donne all'interno del corpo elettorale. Lo rivelano i dati del ministero dell'Interno, sulla base di una rilevazione fatta 45 giorni prima dell'appuntamento in cabina. Guardando all'insieme dei cittadini residenti in Italia, si riscontra che la componente femminile (oltre 24,6 milioni di elettrici) pesa per il 52% del totale: c'è un lievissimo regresso rispetto alle precedenti Politiche (nel 2006 si era attestata al 52,1%), ma comunque si contano quattro punti di vantaggio sugli uomini, che sono quasi 22,7 milioni con una quota pari al 48 per cento.

In tutte le regioni il match è vinto dalle donne con almeno due lunghezze di scarto. Il divario minore si riscontra in Valle d'Aosta (51,1 contro 48,9%), mentre due anni fa si era registrato in Trentino Alto Adige (50,8 contro 49,2%); quello maggiore rimane in Liguria, che conferma un 53,1% di donne e un 46,9% di uomini. Questi sono i numeri relativi agli elettori per la Camera, vale a dire a tutti gli italiani residenti sul territorio nazionale che avranno compiuto il 18° anno entro il 13 aprile, primo giorno della consultazione elettorale: si tratta di oltre 47 milioni di persone (per l'esattezza 47.295.978) con una crescita di quasi 38mila unità rispetto al 2006, pari allo 0,08% in più. Tra quelli che voteranno alle Politiche per la prima volta (ragazze e ragazzi nati tra il 10 aprile 1988 e il 13 aprile 1990, in tutto 1.211.356 esordienti alle urne) i 621.982 maschi prevalgono sulle 589.374 femmine, con uno score percentuale di 51,3 contro 48,7.
Se invece si considerano i soli elettori per il Senato, cioè le persone che il prossimo 13 aprile dovranno avere almeno 25 anni, su 43,3 milioni (esattamente 43.257.208) le donne – con oltre 22,6 milioni di rappresentanti – salgono al 52,3% (da un massimo del 53,4% in Liguria a un minimo del 51,4% in Valle d'Aosta), prevalendo ancora più nettamente nel confronto con gli uomini, che sono 20,6 milioni, vale a dire il 47,7 per cento.

Nessuno di questi numeri sorprende Marco Marsili, responsabile del settore stime e previsioni della popolazione dell'Istat: «Il maggiore peso femminile tra gli elettori per il Senato – spiega – è legato al fattore della longevità: secondo le ultime stime relative al 2007, infatti, la vita media delle donne supera di poco gli 84 anni, quella degli uomini è a circa 78 anni e mezzo. Lo scarto è leggermente diminuito, dai sei anni del recente passato agli attuali cinque e mezzo, ma è tuttora sufficiente a segnare una differenza considerevole. È normale anche la prevalenza dei ragazzi sulle ragazze nella fascia tra i 18 e i 20 anni: alla nascita, infatti, il numero dei maschi è superiore a quello delle femmine, poi parte una lenta rimonta e intorno ai 44 anni le donne si portano in testa, consolidando gradualmente il vantaggio nelle età più mature».
Con queste premesse, si spiega anche come in Liguria (la regione più "vecchia" d'Italia in termini di percentuale della popolazione anziana) si verifichi il maggiore gap tra donne e uomini. A livello di province, però, il distacco più rilevante viene fatto segnare da Trieste (altra area che si distingue per un forte livello d'invecchiamento della popolazione): guardando agli elettori per la Camera e per il Senato, le donne si impongono rispettivamente con il 53,5 e il 53,8 per cento. La provincia di Venezia, invece, è la sola che vede la componente maschile prevalere su quella femminile, con il 50,2% sia per la Camera sia per il Senato.

Sul fronte della consistenza del corpo elettorale, tenendo presenti i numeri validi per la Camera, la classifica delle regioni non presenta cambiamenti rispetto al 2006. Non si discute la leadership della Lombardia, che continua a fare corsa a sé con con quasi 7 milioni e mezzo di possibili votanti (il 15,8% del totale), mentre la Campania si attesta oltre i 4,5 milioni e supera di poco il Lazio. Seguono Sicilia, Veneto, Piemonte, Emilia Romagna, Puglia e Toscana, che – con 2,9 milioni di persone alle urne – chiude la fila delle nove regioni più popolose, quelle cui fa capo il 79% degli elettori. Al capo opposto ce ne sono sei (Friuli Venezia Giulia, Trentino Alto Adige, Umbria, Basilicata, Molise e Valle d'Aosta) che non raggiungono il milione di unità: la Vallée, ultima, si ferma a poco più di 100mila (che corrisponde allo 0,2% dell'intero corpo elettorale).
Tra le province, emerge nettamente Roma con 3,198 milioni di persone chiamate alle urne, seguita da Napoli (2,420 milioni) che supera Milano, attestata a 2,391 milioni dopo il distacco della nuova provincia di Monza e Brianza. Nella top ten si collocano anche Torino, Palermo, Bari e, sotto il milione, Brescia, Catania, Salerno e Bergamo, che chiude il drappello con 805mila.
All'estremo opposto, il minor numero di elettori (48mila) è atteso nell'Ogliastra, poi vengono la molisana Isernia (75mila) e con 88mila il Medio Campidano, un'altra delle nuove province sarde, tutte sul fondo della graduatoria. Oltre quota 100mila, poi, ecco Carbonia-Iglesias, Gorizia, Olbia-Tempio, Rieti, Vibo Valentia, il Verbano-Cusio-Ossola e Crotone, la più "popolosa" tra le dieci piccole, con 134mila elettori.

RISULTATI
0
0 VOTI
Stampa l'articoloInvia l'articolo | DiminuisciIngrandisci Condividi su: Facebook FacebookTwitter Twitter|Vota su OkNotizie OKNOtizie|Altri YahooLinkedInWikio
L'informazione del Sole 24 Ore sul tuo cellulare
Abbonati a
Inserisci qui il tuo numero
   
L'informazione del Sole 24 Ore nella tua e-mail
Inscriviti alla NEWSLETTER
Effettua il login o avvia la registrazione.


 
   
 
 
 

-UltimiSezione-

-
-
8 maggio 2010
8 maggio 2010
08 Maggio 2010
8 maggio 2010
8 maggio 2010
 
Prendeva la pensione della madre morta. Arrestato
L'Indagine del Cnr nei mari italiani
IL PUNTO / Il dopo Scajola e gli interrogativi sul governo
Addio a Giulietta Simionato
VIDEO / Le dimissioni di Scajola (da C6.tv)
 
 
Cerca quotazione - Tempo Reale  
- Listino personale
- Portfolio
- Euribor
 
 
Oggi + Inviati + Visti + Votati
 

-Annunci-