La scheda per votare al Senato è di colore giallo paglierino. All'interno sono riprodotti i simboli delle liste: i simboli dei partiti coalizzati sono adiacenti, cioè uniti tra loro; i simboli delle liste senza collegamenti sono invece isolati. Sulla stessa riga orizzontale compaiono anche simboli di partiti non coalizzati.
La scheda del Senato ha la medesima dimensione di quella della Camera: larghezza 39 centimetri e altezza 22. La composizione della scheda può cambiare da regione a regione e questo per effetto delle decisioni che gli uffici elettorali circoscrizionali presso i tribunali o le Corti di appello – le circoscrizioni, per l'elezione del Senato, corrispondono con l'ambito regionale – hanno preso sulle liste di candidati presentate.
Escluse le circoscrizioni di Valle d'Aosta e Trentino Alto Adige, non sono presenti sulla scheda i nomi dei candidati, nemmeno quelli dei capolista. Per questo non è possibile esprimere un voto di preferenza, cioè scrivere il nome o i nomi dei candidati sulla scheda. Il rischio è di vedersi annullato il voto. Il voto va dato al singolo partito, semplicemente ponendo un segno – qualsiasi tipo di segno – sul suo simbolo o nel rettangolo che lo contiene. Vengono annullate le schede su cui siano stati tracciati più segni.
Votando il partito si vota, automaticamente, anche la coalizione in cui è incluso.
In Trentino e Valle d'Aosta
Queste regioni a statuto speciale al Senato conservano un sistema elettorale maggioritario. Nel caso del Trentino il sistema è misto, poiché dei sette senatori eletti uno è espressione dei voti recuperati dallo scorporo.
Le schede del Senato dell'unico collegio valdostano e dei sei collegi trentini sono, pertanto, graficamente diverse da quelle del resto d'Italia. Né Trentino né Valle d'Aosta hanno liste collegate tra loro: ogni partito corre da solo. Eventuali raggruppamenti pre-elettorali sono inclusi in un unico simbolo.
Alla destra del simbolo compare il nome del candidato. Simbolo e candidato sono racchiusi in un unico rettangolo. Nei collegi della provincia di Bolzano saranno presenti sulla scheda sette candidati per il collegio numero 4 (Bolzano), nove candidati per il collegio numero 5 (Merano), nove candidati per il collegio numero 6 (Bressanone). Nei tre collegi della provincia di Trento e in quello della Valle d'Aosta saranno presenti sulla scheda cinque simboli e i rispettivi cinque nomi di candidati senatori.
Si vota facendo un solo segno sul nome del candidato o su uno dei simboli di partito, o comunque all'interno del rettangolo che comprende simbolo e nome. Se sulla scheda compare più di un segno il voto viene annullato, anche se i diversi segni sono dentro lo stesso rettangolo (per esempio, uno sul simbolo di partito e uno sul nome).
Gli strumenti del voto
In tutte le circoscrizioni italiane il segno va tracciato con la matita copiativa fornita, insieme alle schede, all'ingresso della sezione. Qualsiasi segno fatto con altre penne o matite non è accettato e invalida il voto perché può essere riconoscibile. Durante il voto bisogna fare attenzione a non sovrapporre le schede, per evitare che il segno tracciato venga ricalcato su quella sottostante.
Anche la scheda elettorale del Senato è anonima: non vi compaiono il nome del votante o altri segni di riconoscimento. L'elettore non può, a sua volta, scrivervi sopra un nome o tracciare segni che possano valere da riconoscimento, pena l'annullamento del voto. Comportano l'annullamento della scheda anche le scritte o i disegni di qualsiasi tipo, mentre le schede senza alcun segno sono conteggiate come "bianche".
Al termine della votazione, prima di uscire dalla cabina, l'elettore deve ripiegare la scheda secondo le linee di piegatura, in modo che non si possa vedere all'esterno il voto espresso.
Fr. Mal.
