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Wind river: «Con Android telefoneremo gratis»

di Luca Salvioli

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14 febbraio 2008


Al Mobile world congress Android, la piattaforma mobile di Google, era talmente attesa da sparire dall'attenzione generale appena si è visto che i prototipi non avevano nulla da aggiungere ai video diffusi da Mountain View. La sfida, ancora lontana dal prendere piede, sarà ambiziosa e non facile. Per capire di più su cosa stanno lavorando i partner della Open handset alliance, siamo andati da uno di loro a chiedere lumi. Stèphane Deruelle, direttore di Wind River per l'Europa sud-occidentale, principale fornitore di soluzioni basate su Linux per i produttori di dispositivi mobili, ci dice come sarà Android.

Qual è il vostro ruolo nella Open handset alliance?
Forniamo il sistema operativo Linux di base e aiutare chi vuole sviluppare un telefono basato su Android a integrare il sistema operativo e i servizi sulle rispettive piattaforme hardware.

Cosa porterà di nuovo Android?
Fino ad oggi i sistemi operativi mobili più diffusi, come Symbian di Nokia e Windows Mobile di Microsoft, sono proprietari. Tutto l'ecosistema che oggi si muove intorno al telefonino vuole possibilità di scelta, controllo, e un sistema operativo che segua un'evoluzione tecnologica rapidissima. Google vuole dare alla community di sviluppatori uno spazio dove liberare la creatività. E cambiare la concezione del telefono.

In che modo?
Oggi usiamo ancora il telefono soprattutto per la voce. Internet sta crescendo, ma l'esperienza sul mobile non è ancora come quella sul pc. Google vuole modificare questa situazione, rendendo davvero reale internet anche in mobilità. Non solo, vuole muovere il mercato da un modello in cui la comunicazione si paga, ad un mondo in cui sia gratuita, finanziata dalla pubblicità.

Come vede il futuro dei servizi su internet?
La partita si gioca sui contenuti, saranno sempre di più loro a guidare i consumatori. Oggi sia i produttori di terminali che gli operatori provano a estrarre un'offerta per i loro clienti. Sanno come sono andate le cose sul pc, dove Microsoft ha cavalcato l'onda dell'inizio e si è impadronita del desktop, e non vogliono che si ripresenti la stessa situazione, non vogliono essere esclusi da questo business. Per questo, per fare un esempio, T-Mobile fa un'offerta che la distingua dagli altri operatori, oppure Nokia porta dei servizi diversi dai concorrenti. La nostra piattaforma aperta si inserisce in questa specie di battaglia. Che è trainata dai contenuti.

Quali sono i vantaggi dell'Open source nei sistemi operativi mobili?
Le piattaforme proprietarie hanno il vantaggio di essere verticali: ogni componente è già incluso e permette una più semplice integrazione. Il limite è che sono più lente nell'adattarsi all'evoluzione tecnologica e sono meno personalizzabili. In Android esisteranno diversi moduli per le grafiche e l'interfacce, operatori, produttori e sviluppatori potranno realizzare telefoni diversi.

Da chi di questi soggetti arriverà la maggiore creatività?
Arriverà certamente dagli sviluppatori, ma anche dagli operatori e dalla stessa Google.
Wind River è membra dell'Open handset alliance, e il vostro ambiente di sviluppo è stato scelto dalla Limo foundation. Secondo alcune voci sono piattaforme concorrenti, come stanno le cose?
No, non sono concorrenti. Il primo è un ecosistema guidato da Google con lo spirito e gli obiettivi detti prima, mentre Limo è un consorzio che lavora alla realizzazione di un ambiente di sviluppo unificato per migliorare l'interoperabilità tra i diversi dispositivi basati su Linux. Anzi, io credo che le due iniziative si aiuteranno a vicenda.

Nokia si è appena comprata Trolltech, azienda norvegese partner di Limo. Che significato ha questa mossa?
E' un segno dell'importanza che può avere un ambiente come Linux in questa competizione. Vuol dire che una piattaforma che non dipende da un singolo vendor fa gola a molti, non solo a Google. Motorola e altri si stanno guardando intorno per supplire Utopia (software di Trolltech ndr) e noi abbiamo un'offerta simile.

Sembra che siate convinti che il futuro dell'Open source sul mobile sarà più roseo che non sul pc. Perché?
Perché questa rivoluzione arriva dopo quella del pc. Gli attori questa volta sono più maturi e attenti, e capiscono come una piattaforma aperta possa favorirli per sfruttare questo business.

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