L'evento clou per il settore della telefonia mobile è alle porte. L'edizione 2008 di 3GSM 2008 World Congress vedrà presenti a Barcellona, da domenica 11 al 14 febbraio, tutti I principali brand del comparto come Nokia, Samsung, LG, Motorola, HTC, Sony Ericsson, i-Mate, Asus, Benq, Sagem, BlackBerry e tanti altri, insieme ai grandi operatori come TMobile, KDDI, ma anche Telecom e Vodafone. Anche quest'anno ci saranno in vetrina i modelli ultima generazione, con tutte le anticipazioni per l'universo mobile del 2008. In particolare, la kermesse dovrebbe segnare lo sbarco ufficiale dell'iPhone, lo smartphone innovativo lanciato da Apple, in Italia e in Spagna e con ogni probabilità anche in Svizzera. Di qui l'opportunità per fare il punto sull'andamento del mercato e sulle nuove tendenze.
Il "melafonino" di Steve Jobs avrà il sopravvento anche sulla piazza europea? Quali strategie dovranno adottare le imprese produttrici di telefonia mobile per tenere il passo? Lo abbiamo chiesto a Carolina Milanesi, analista di Gartner, esperta del settore.
Come comportarsi per essere competitivi in un settore tecnologico che evolve e si muove così velocemente?
L'esempio da seguire è senz'altro quello di Nokia, che in base agli ultimi dati a nostra disposizione e relativi a novembre 2007, continua ad essere leader con quasi il 40% di share (si veda la tabella). Nokia, per i mercati emergenti, vale a dire India, Cina e Sud America, ha proposto infatti grandi numeri a costi contenuti, non salendo sopra i 30 dollari. Mentre per l'Europa e l'America offre un portafoglio di prodotti di fascia alta. Scelta che ha danneggiato Motorola che invece non è stata in grado di creare economia di scala, in quanto ha puntato su un solo modello, il famoso Razr, producendone un gran numero e di conseguenza rendendolo accessibile ai più ma non preoccupandosi così dei margini.
D'accordo, però non tutte le aziende coprono la fascia più bassa?
Certo, ma è altrettanto vero che la tendenza che va per la maggiore è proprio questa. Sony Ericcson, è il caso emblematico in questo senso. Da sempre si colloca in un segmento medio-alto non coprendo volutamente la fascia intorno ai 30 dollari. Tuttavia, guarda caso, proprio in questo periodo sta chiudendo un accordo con la società francese Sagem per offrire telefoni di un livello leggermente inferiore, ad un prezzo che non superi i 50 dollari.
Ma la chiave del successo allora sta nel mettere a disposizione una rosa di prodotti differenti per qualità e tecnologia?
Esattamente. Il suggerimento è di bilanciare l'offerta di modelli a fascia alta con quelli a fascia bassa. Così facendo, infatti, è possibile conquistare anche quella fetta di pubblico, localizzata soprattutto nei Paesi emergenti, che per la prima volta decide di acquistare un telefono cellulare con funzioni però elementari e che di conseguenza, molto probabilmente, nel giro di qualche anno, deciderà di comprarne uno più evoluto.
Quanto pesano sui bilanci delle aziende i costi in marketing e comunicazione? Come sopravvivere alle dinamiche costosissime innescate?
Il telefonino sta conoscendo la stessa evoluzione dell'orologio da polso, vale a dire da strumento per soddisfare una certa esigenza pratica a oggetto di moda e di culto. Oggi design e brand sono fondamentali per avere successo. Al tempo stesso il telefonino è un nuovo modo di rappresentare il proprietario, in quanto custodisce i suoi sms, le fotografie e persino la musica che si intende ascoltare. Una dinamica che però nel lungo periodo, per il fronte dei produttori, si sta dimostrando assai rischioso, in quanto spinge ad arricchire e rendere sempre più attraente la propria linea di prodotti. Un circolo poco virtuoso a cui pertanto riescono a star dietro soltanto le più grandi imprese stringendo anche accordi con gli operatori di telefonia mobile per abbassare i prezzi di vendita.
Come vede l'avvento dell'iPhone in Italia?
Si tratta di una sfida non facile da vincere per Apple, in quanto il mercato europeo si presenta assai diverso e meno facile rispetto a quello americano. In particolare, per quanto riguarda l'Italia, va tenuto presente che la maggior parte delle persone utilizza il proprio telefonino, anche non particolarmente intelligente come quelli di ultima generazione, soltanto al 60% delle sue potenzialità. Senza contare che per il momento, considerato il suo probabile costo - intorno ai 400 euro - non sarà proprio alla portata di tutti.