Soul: in italiano significa "anima"; per Samsung non è solo un nuovo modello di telefonino, ma un nuovo modo di interpretare i telefonini. Basti pensare che è il primo cellulare che non è identificato solo da una sigla alfanumerica. Il suo nome in codice è U900, ma passerà alla storia per l'acronimo di "Spirit of Ultra", ovvero Soul. Appare evidente che appartiene alla gamma di apparecchi Ultra, quelli cioè con contenuti tecnologici più all'avanguardia. Basta guardare il nuovo apparecchio che Samsung ha presentato al World Mobile Congress di Barcellona per rendersene conto. Struttura in alluminio satinato che combina solidità elevata e peso contenuto; il sistema a slitta cela un'ampia tastiera, ma è il tasto touch posto sotto allo schermo. Contraddistingue il Soul. Si tratta di un micro display che mostra icone diverse a seconda dell'ambito d'uso. Perciò può visualizzare i tasti per muoversi nei menu come i collegamenti o i controlli rapidi per il reparto multimediale. Samsung rinuncia al classico joystick in favore di un controllo polivalente che "cambia pelle" per facilitare la vita agli utenti. Ma il Soul ha ben altro da offrire. Aprendolo mette in mostra l'obie da 5 megapixel assistita da funzioni prelevate direttamente dalle fotocamere compatte. Tra queste spiccano gli strumenti per la messa a fuoco automatica dei volti e le modalità di scatto dedicate a specifiche condizioni d'uso. Il tutto senza dimenticare la navigazione web che avviene su rete HSDPA: il Soul raggiunge la velocità massima di 7,2 Mbps, operatore permettendo. Senza dimenticare la forte predisposizione multimediale, merito dei menu che organizzano i brani come su un tradizionale lettore MP3 e della tecnologia ICEPower sviluppata insieme con Bang&Olufsen.
Soul: in italiano significa "anima"; per Samsung non è solo un nuovo modello di telefonino, ma un nuovo modo di interpretare i telefonini. Basti pensare che è il primo cellulare che non è identificato solo da una sigla alfanumerica. Il suo nome in codice è U900, ma passerà alla storia per l'acronimo di "Spirit of Ultra", ovvero Soul. Appare evidente che appartiene alla gamma di apparecchi Ultra, quelli cioè con contenuti tecnologici più all'avanguardia. Basta guardare il nuovo apparecchio che Samsung ha presentato al World Mobile Congress di Barcellona per rendersene conto. Struttura in alluminio satinato che combina solidità elevata e peso contenuto; il sistema a slitta cela un'ampia tastiera, ma è il tasto touch posto sotto allo schermo. Contraddistingue il Soul. Si tratta di un micro display che mostra icone diverse a seconda dell'ambito d'uso. Perciò può visualizzare i tasti per muoversi nei menu come i collegamenti o i controlli rapidi per il reparto multimediale. Samsung rinuncia al classico joystick in favore di un controllo polivalente che "cambia pelle" per facilitare la vita agli utenti. Ma il Soul ha ben altro da offrire. Aprendolo mette in mostra l'obie da 5 megapixel assistita da funzioni prelevate direttamente dalle fotocamere compatte. Tra queste spiccano gli strumenti per la messa a fuoco automatica dei volti e le modalità di scatto dedicate a specifiche condizioni d'uso. Il tutto senza dimenticare la navigazione web che avviene su rete HSDPA: il Soul raggiunge la velocità massima di 7,2 Mbps, operatore permettendo. Senza dimenticare la forte predisposizione multimediale, merito dei menu che organizzano i brani come su un tradizionale lettore MP3 e della tecnologia ICEPower sviluppata insieme con Bang&Olufsen.
