LA CULTURA / Il talento viaggia tra le note musicali

di Idapaola Sozzani

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7 aprile 2008
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Catanese di nascita, comasco di adozione, diplomato al Conservatorio Verdi di Milano, il ventottenne Christian Leotta è un pianista conosciuto a livello internazionale. All'età di 22 anni ha eseguito a Montreal la versione integrale delle 32 Sonate per Pianoforte di Beethoven. Dopo Daniel Berenboim, è il più giovane pianista al mondo ad aver affrontato in pubblico l'impresa musicale. Leotta ha suonato in veste di solista con le maggiori orchestre internazionali ed è stato l'unico musicista classico a esibirsi nella giornata del Giubileo Mondiale degli Artisti, a Roma, nel febbraio 2000.
Fabrizio Musa, nato a Como nel 1971, vive e lavora a Como e New York. Affianca alla pittura e alla fotografia tradizionale nuove tecnologie applicate all'arte, ottenendo risultati originali. Con l'intervento tecnologico sull'immagine Musa elimina il colore e riconduce l'immagine al suo scheletro neutro. Ha disegnato il palazzo del Novocomum di Terragni sul muro di una casa in centro a Como. Poi ha eseguito altri due wall paint lunghi oltre 40 metri che riproducono l'architettura dell'Asilo Sant'Elia di Giuseppe Terragni, sempre a Como. Il suo impegno si sta indirizzando verso la riproduzione di opere architettoniche, studiate nei particolari, alla ricerca della loro essenzialità.
Fabbro per nascita e stirpe, Enzo Santambrogio ha sviluppato nel tempo una propria personale ricerca artistica. Affascinato da metalli e metallurgia trasforma la freddezza della materia in eleganti ed espressivi prodotti d'arte. Una sua scultura in ferro, rappresentante la Crocifissione, è esposta nel Palazzo Terragni di Como, simbolo dell'architettura razionalista visitato ogni anno da migliaia di persone.
Con Musa e Santambrogio ha collaborato il musicista trentenne Francesco Mantero che ha scritto la colonna sonora del dvd relativo alla realizzazione del wall painting di Fabrizio Musa ed eseguito una performance percussiva nell'ambito dell'inaugurazione di un evento dello scultore Enzo Santambrogio, in cui ha utilizzato come strumenti musicali le sculture in metallo dell'artista.
Francesco Mantero forma giovanissimo la sua matrice jazz/funk che lo porta a lavorare nel campo della musica afroamericana. Partecipa nel 1998 allo stadio olimpico di Roma al megaconcerto di Claudio Baglioni. Nel 2000 inventa e realizza Il rumore del silenzio, primo concerto della storia del rock completamente silenzioso, un evento che ha suscitato molto interesse da parte dei media. Ha firmato anche Elettrofonia, performance di suoni e luci per il 260° anniversario della nascita di Alessandro Volta.

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