Photofestival, tutte le mostre
Una decina di mostre, altrettanti temi e tecniche diversi. Unico denominatore comune, la volontà di dare spazio a una forma espressiva, la fotografia, che sempre più viene percepita come un linguaggio dell'arte contemporanea. Parola di Riccardo Costantini che, assieme a Roberto Mutti, è curatore di Photofestival, l'evento culturale che fa da cornice alla nuova edizione di 
Photoshow, che quest'anno si tiene a Roma.
"Non c'è un filo conduttore che lega tra loro le nove mostre – spiega Costantini –. La nostra scelta è stata piuttosto quella di dare spazio alla fotografia stessa e alle gallerie che si occupano esclusivamente o in parte di essa". La manifestazione infatti, si svolge in parte all'interno degli spazi della Fiera di Roma che ospitano Photoshow, in parte nelle gallerie d'arte della città. Quattro gli eventi negli spazi fieristici, in scena dal 5 al 7 aprile: "The dark side of jazz", di Giancarlo Fundarò, è l'esempio di come si possano trasformare da ostacolo a stimolo artistico le luci troppo scure o troppo accese puntate sui musicisti durante le loro performance. "Diario onirico in metamorfosi" è invece il lavoro di Elettra Ranno, che porta con prepotenza la fotografia sul sentiero dell'arte contemporanea, attraverso giochi di luce che danno una forte carica espressiva all'intimità della narrazione iconografica. Alla tecnica del reportage si rifanno invece i lavori di Nanni Fontana, "Reportage", e Domenico Ventura, "Cappadocia", un progetto fotografico che fa rivivere il volto nascosto di quell'antica terra in cui il rapporto tra uomo e natura è oggi minacciato dalle esigenze del moderno mercato del turismo.
"Le mostre all'interno del Photoshow – spiega ancora il curatore – sono state pensate seguendo la volontà di mettere in evidenza i tre temi più esaustivi del linguaggio fotografico, la fotografia artistica, la fotografia di viaggio e la fotografia di ambiente.
Ancora più vario lo scenario delle cinque mostre allestite nelle gallerie della città e realizzate in stretta sinergia con esse: i galleristi stessi hanno infatti selezionato gli artisti da esibire, passati poi al vaglio dei curatori. Si va dalle tracce di un'antica Roma ormai perduta, scovate e ritratte dal bianco e nero della giovane Marcella Persichetti (fino all'11 aprile al Laboratorio fotografico Corsetti), fino alle avveniristiche strade di New York coperte di cartelloni pubblicitari, immortalate da Florence Di Benedetto utilizzando una tecnica che mette assieme fotografia, pittura e grafica (dall'11 aprile al 5 maggio alla galleria Il sole arte contemporanea).
Tra gli stranieri in mostra, citiamo Jeff Jacobson, che uscito dalla celebre agenzia Magnum ha fondato con Mary Ellen Mark e Charles Harbutt la Archive pictures. Di lui la galleria fotografica Cedro26 presenta (dal 20 aprile al 17 maggio) "Melting point", un lavoro che, secondo le parole dei curatori, "parte dalla quotidianità per trasfigurarla esasperando i contrasti, smascherando il lato surreale della vita".
Era invece la natura il tema centrale nella mostra di Lucia Covi, "Soglie", terminata il 28 marzo alla galleria Acta international. Infine, il veneto Maurizio Pigozzo presenta "Khepera" (dal 6 aprile al 3 maggio alla galleria Gallerati fotografia arte contemporanea), un viaggio nei dettagli della quotidianità a Venezia..
"Photofestival", autori e sedi varie. Aprile-maggio, Roma.
A cura di Riccardo Costantini e Roberto Mutti.
Per informazioni: www.photoshow.it/download/Photofestival.pdf
3 APRILE 2008
