L'attaccante del Milan, Kaka', festeggia dopo aver realizzato il gol sul rigore contro l'Anderlecht (Ansa/Matteo Bazzi)

2 novembre 2006

Il Milan travolge l'Anderlecht con Gilardino e una tripletta di Kakā

di Lara Vecchio

Il Milan agguanta virtualmente gli ottavi di Champions e fa un monumento a Kakā, autore di una partita da antologia e di una tripletta da cavallo di razza. Al settimo minuto, un rigore magistrale. Al 22’ un’azione personale con conclusione vincente dopo uno scambio con Cafų. A inizio ripresa opera completata con un destro scoccato dal vertice dell’area. I rossoneri dominano l’Anderlecht per tutto il primo tempo poi si siedono e qui cominciano i rischi e le amnesie difensive della squadra di Ancelotti che latita sulle palle alte. Al 61’ infatti Juhasz, sugli sviluppi di un corner, infila Dida che non ci arriva proprio come Brocchi che si trovava sulla linea di porta. Un gol che disorienta un po’ i rossoneri che rischiano di venire trafitti nuovamente ma Dida si supera su Tchite. La notte di San Siro perō torna ad illuminarsi molto in fretta ed č allietata dal violino di Gilardino, in gol quando giā si profilavano per lui pagelline poco edificanti . Il suo primo gol in Champions League vale pur l’ammonizione…In campo si rivede Jankulowski : non per scelta tecnica ma perché Kaladze č costretto a dare forfait prima del fischio d’inizio per uno stiramento durante il riscaldamento. Solo una manciata di minuti per Gattuso e Pirlo ai quali č stato concesso un turno di sostanziale riposo. Ancelotti li impiega solo sul finale per evitare rischi. Davanti Gilardino e Oliveira. Ed č il primo a farsi stendere e a guadagnarsi il rigore che apre il gran ballo rossonero. La difesa belga č poca cosa e trovare varchi e spazi diventa un gioco da ragazzi. Il Milan perde Nesta dopo venti minuti per un dolore alla spalla ed č proprio il suo sostituto, Cafų, a servire a Kakā il pallone del secondo gol. Gira tutto come deve, insomma. Ed ora manca solo un punto, da conquistare nelle prossime due gare, per levarsi il pensiero della Champions fino a febbraio e concentrarsi sulla rimonta in campionato.
Questa sera di scena, per la Coppa Uefa, Palermo (a Newcastle) e Livorno (a Belgrado contro il Partizan). Con particolare interesse per le mosse dei toscani. Nei giorni scorsi il presidente Spinelli si č augurato pubblicamente di uscire dalla competizione, ammettendo che la squadra amaranto non ha i numeri e le forze per poter competere su due fronti, e “ordinando” all’allenatore di far scendere in campo il Livorno B. Il tecnico Arrigoni, per contro, ha detto di non voler rinunciare al palcoscenico europeo. Si prevedono scintille. Il Parma riposa.