Nuoto: i fratelli Marconi sfiorano il podio nei tuffi, Setterosa pari contro le ungheresi

di Dario Ricci

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19 marzo 2007

Impresa sfiorata. Arriva dai tuffi la prima soddisfazione per l’Italia impegnata nelle piscine di Melbourne. Soddisfazione dolceamara, perché i fratelli Marconi, Nicola e Tommaso, nei tuffi sincronizzati da trampolino di 3 metri, segnano il loro punteggio - record e quasi conquistano subito il via libera per i Giochi Olimpici di pechino2008. Alla fine della gara, però, rimane la soddisfazione per il quinto posto, ma la medaglia a lungo accarezzata non arriva, e per pochissimo sfuma anche il pass olimpico diretto (si qualificano le prime quattro coppie, mentre per i Marconi ci saranno ora da affrontare altre dure selezioni sulla strada verso la Cina).

Gara emozionante e ricca di colpi di scena, quella di Melbourne, con la coppia russa Galperin-Dobroskok a lungo in testa. Ma dopo tre tuffi praticamente perfetti, Dobroskok andava in tilt, e non eseguiva il quarto tentativo, rimanendo incollato al trampolino, mentre Galperin si tuffava regolarmente. Scontato lo “zero” della giuria e gara riaperta. E a un certo punto in tilt è andato anche il sistema d’illuminazione dell’impianto australiano. 25 minuti di blackout e stress ulteriore per gli atleti, impegnati nella sfida a colpi di centesimi di punto. Incidente di percorso che ha penalizzato in particolare proprio i fratelli Marconi, visto che il blackout è capitato poco prima l’esecuzione del loro quarto tuffo, il doppio salto mortale e mezzo avanti con un avvitamento. Nicola e Tommaso non si sono scomposti, e hanno eseguito al meglio il quarto tentativo, ennesima perla di una gara in cui hanno migliorato in cinque tuffi su sei i punteggi ottenuti nelle eliminatorie. Solo sul terzo, il triplo e mezzo avanti carpiato, buono, ma non eccellente, hanno perso 5,54 punti. Insomma, i campioni europei di Madrid 2004 si sono confermati al vertice della specialità.

«Siamo stati bravi. Non è facile fare il proprio record di punteggio al Mondiale. Ma c’è una rabbia!», ha commentato Nicola Marconi. Sulla stessa linea Tommaso: «È una prodezza amara, che ci lascia giù dal podio e fuori dall’Olimpiade». Adesso gli azzurri andranno a caccia del pass olimpico proprio a Pechino, nel febbraio 2008 in Coppa del Mondo, quando altre quattro coppie avranno il via libera a cinque cerchi. Solo otto le coppie che saranno ammesse ai Giochi.

Azzurre k.o. nei tuffi sincro dalla piattaforma - Nei tuffi sincronizzati dalla piattaforma Brenda Spaziani e Valentina Marocchi hanno conquistato la finale (265.05 punti), ma poi hanno fallito il doppio salto mortale e mezzo indietro e hanno chiuso al dodicesimo e ultimo posto con 232.98 punti. Anche qui dominio cinese con Jia Tong e Chen Ruolin. Il vento di Pechino2008 soffia già forte in Australia…

Setterosa: bel pari con l‘Ungheria campione in carica - C’era attesa anche per il primo impegno in piscina per le azzurre della pallanuoto, che sfidavano le campionesse mondiali in carica dell’Ungheria. L’obiettivo era conquistare subito una vittoria, che avrebbe voluto dire accesso diretto ai quarti di finale, visto che le altre avversarie del girone (Cuba e Nuova Zelanda, che hanno pareggiato 7-7) sono poco più che sparring partner a questo livello. All’Acquatic Centre è finita invece 8-8, ma le azzurre si sono comunque dimostrate all‘altezza di un‘Ungheria che è una dei pesi massimi del torneo.

Peccato, perché le ragazze di Maugeri hanno tenuto bene l’acqua, sfiorato l’impresa, sprecato nell’ultimo minuto un’occasionissima con la Bisurgi e colpito all’ultimo secondo di gioco una traversa con un bel tiro dalla distanza della Biancardi. Ma la vittoria a quel punto era già sfumata, e per altre ragioni: le difficoltà in difesa nel chiudere sulla fuoriclasse Pelle (5 gol); le troppe disattenzioni sui tiri dalla distanza delle magiare e qualche incertezza di troppo del portiere Gigli; le ultime tre superiorità numeriche sprecate. E allora meglio consolarsi - oltre che con le prove di alcune debuttanti come la Frasinetti e la stessa Biancardi, e delle veterane Musumeci e Miceli -con le 4 reti del bomber Tania di Mario (l’altra reduce dell’oro mondiale di Perth ‘98, già capocannoniere a Montreal 2005 con 18 reti): la sua mano calda sarà decisiva per cercare la goleada contro cubane e neozelandesi. Le ungheresi sembrano più efficaci in attacco, ma le azzurre avranno ora il non trascurabile vantaggio di scendere in acqua sempre dopo le magiare, avendo così l’opportunità di fare i calcoli necessari per avere una migliore differenza-reti.

Il tabellino:

Italia-Ungheria 8-8

Italia: Gigli, Miceli 1, Casanova 1, Bosurgi, Erzsebet Valkai, Biancardi, Di Mario 4, Ragusa, Emmolo ne, Schiavon, Musumeci 2, Frassinetti, Brancati ne. All. Maugeri.

Ungheria: Horvath, Tomaskovics 1, Bujka, Benko, Stieber, Takacs, Gyore, Zantleitner, Fruzsina Bravik, Pelle 5 (1 rig.), Agnes Valkai 1, Primasz 1, Henrietta Bravik. All. Godova.

Arbitri: Njegouan (Srb) e Stampalija (Cro).
Delegato FINA: Frady (Usa).

Note: parziali 3-2, 2-3, 3-2, 0-1. Nessuna uscita per limite di falli. Superiorità numeriche: Italia 4/7, Ungheria 1/6 + 1 rigore. Spettatori 500 circa.

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