Sheva segna ancora nel Milan

di Gianni Dragoni

commenti - |  Condividi su: Facebook Twitter|vota su OKNOtizie|Stampa l'articoloInvia l'articolo|DiminuisciIngrandisci
27 aprile 2007

Segna poco nel Chelsea, ma continua a fare goal per il Milan. Grazie ad Andriy Shevchenko, Silvio Berlusconi, tornato presidente della sua società di calcio il 15 giugno 2006, può firmare un bilancio del Milan in nero.La plusvalenza sulla vendita dell'attaccante al Chelsea nel giugno 2006, al prezzo di 30 milioni di sterline, circa 45 milioni di euro, ha regalato il profitto al bilancio rossonero al 31 dicembre 2006.
Un «leggero utile», secondo fonti vicine al club.Il velo sul profitto, stimato in alcuni milioni di euro, sarà alzato oggi, dopo l'approvazione dell'assemblea, convocata alle 16 in via Paleocapa a Milano, presso la sede Fininvest, la holding di Berlusconi che possiede il 99,93% del capitale.
L'ultimo bilancio in attivo del Milan è stato quello della stagione conclusa il 30 giugno 2000, con 1,98 milioni di euro.Anche allora c'erano plusvalenze. Poi vennero sei bilanci in rosso, con perdite nette complessive per 173,5 milioni.
Tra il 2001 e la fine del 2005 dai forzieri della Fininvest sono usciti 175 milioni per ricapitalizzare il Milan.Due anni fa Adriano Galliani, vicepresidente e a.d.del Milan, dichiarò che il Milan probabilmente non avrebbe mai chiuso un bilancio in utile, avendo l'obiettivo di vincere e quindi spendere tanto.
Ma poi Berlusconi deve aver corretto il tiro. Perché Galliani ha dichiarato all'Espresso del 25 gennaio scorso: «Da tempo abbiamo un input chiaro dalla proprietà: far quadrare i conti. (...) Bene:il 2006 si chiude con un fatturato record di 253 milioni di euro e — fatto storico — anche con un leggero utile».
Chissà se dovranno passare altri sei anni prima di vedere un nuovo bilancio in attivo in via Turati. Il prezzo pagato da Roman Abramovich per Sheva rappresenta il prezzo più alto pagato per un calciatore nella Premier League. Il primato precdente erano i 28milioni di sterline pagati nel 2002 dal Manchetser United per comprare Rio Ferdinand dal Leeds.
Per una deroga concessa da Figc e Lega calcio nel 2003, il Milan ha spostato la data di chiusura del bilancio dal 30 giugno, che coincide con la fine della stagione sportiva, al 31 dicembre. Un modo per semplificare la registrazione dei conti nel bilancio Fininvest. Poche altre squadre hanno utilizzato questa deroga, tra cui Sampdoria, Siena,Fiorentina, Torino. Questo però rende più complicato paragonare i conti del Milan alle altre squadre, perché ogni bilancio è la somma di due mezzi campionati.
Finora il Milan non ha presentato un consolidato, ma solo il bilancio civilistico.
Eppure l'Ac Milan Spa controlla al 100% la Milan Entertainment Srl, alla quale il 30 settembre 2005 Galliani cedette il marchio, valutato 183,6 milioni. Una cessione a se stesso. Nel bilancio civilistico 2005 il Milan iscrisse una plusvalenza di 181,3 milioni,nonostante il guadagno sia fittizio. Andò a compensare una minusvalenza di pari importo (181,5 milioni) per gli oneri residui sui diritti dei calciatori svalutati per 242 milioni nel bilancioal 30 giugno 2003, grazie alla legge salvacalcio.
Il Milan così ha chiuso il conto con la legge detta "spalmaperdite" senza un bilancio in profondo rosso e senza fare una maxi ricapitalizzazione. Se avesse fatto il consolidato, nel 2005 Galliani avrebbe dovuto dichiarare una perdita di almeno 186 milioni (simile ai 181,5 milioni del consolidato Inter), non di soli 4,58 milioni.

RISULTATI
0
0 VOTI
Stampa l'articoloInvia l'articolo | DiminuisciIngrandisci Condividi su: Facebook FacebookTwitter Twitter|Vota su OkNotizie OKNOtizie|Altri YahooLinkedInWikio