Juventus, Napoli, Genoa: il tabellone di serie A che sarà diffuso oggi è un calendario da campionato di vecchio stampo, come non se ne ricordavano più da anni.
Un vero rito, quello dell'attesa del calendario, rigorosamente prima di agosto, per andare in vacanza sapendo con chi comincerà la Signora, dove esordisce il Milan, quando si giocano il derby d'Italia e tutte le stracittadine.
Non come un anno fa, quando i calendari furono diffusi il 30 agosto per problemi di sentenze sportive: questa volta si torna alla tradizionale data prima del grande esodo vacanziero. Gli italiani possono stare tranquilli: sotto gli ombrelloni, sulle spiagge di tutta la penisola, potranno cominciare a sognare questo campionato con tabelle scudetto o salvezze possibili, trasferte da non perdere o derby da segnare sull'agenda.
Inter, Juve e Lazio giocheranno la prima in casa (Milan e Roma fuori) visto che lo scorso anno iniziarono fuori; Catania, Udinese, Cagliari e Empoli hanno fatto richiesta per giocare fuori per completare dei lavori negli stadi; Fiorentina e Empoli, insieme a Catania e Reggina non giocheranno mai contemporaneamente in casa.
L'unica sorpresa dell'ultima ora è stata l'inserimento della Juventus tra le teste di serie: la formula delle 4 teste di serie classiche è cambiata con un 4+1, che ha già fatto storcere il naso a qualcuno, ma che viene giustificata dai «meriti sportivi» della Vecchia Signora.
Per le teste di serie sono stati considerati, infatti, i risultati degli ultimi dieci anni invece dei tradizionali cinque: solo così la Juventus, nonostante il suo status di neopromossa, può essere considerata alla pari con le altre teste di serie (Milan, Inter, Roma e Lazio). Si evitano così scontri di cartello alla prima giornata. Derby vietati alla prima e all'ultima, e mai più di uno per turno.
La prima giornata del campionato 2007-2008 si giocherà il 26 agosto: l'obiettivo è tornare a una normale regolarità, anche se Catania e Udinese non hanno ancora lo stadio a norma, il progetto steward procede a rilento e la polizia non potrà certo abbandonare gli stadi. Perchè il rito è tornato quello di sempre, ma per ritrovare una piena normalità il calcio italiano deve ancora attendere.
