I fan del "pibe de oro" fondano la Chiesa di Maradona

di Sara Deganello

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25 agosto 2007

Che Maradona avesse qualche legame speciale con Dio è cosa risaputa. Davanti agli occhi di tutti passa ancora la «mano di Dio» che segnò il primo gol all'Inghilterra nella finale dei Mondiali del Messico nel 1986. Ma che Maradona potesse addirittura fare concorrenza a Dio, non sono in molti a saperlo. Eppure Dieguito, il divo dal «pibe de oro», è al centro del culto di una vera e propria chiesa.

Il giornale messicano «Milenio» dà notizia di una «iglesia maradoniana», è questo il nome ufficiale: non una fede praticata privatamente, ma un'istituzione ufficiale che celebra la religione del calcio. È stata fondata nel 1998 da due giornalisti argentini, Hernàn Amez e Alejandro Veròn, a Rosario, uno dei tempi del divo Diego, dove ha giocato nei Newell's Old Boys tra il 1993 e il 1994. Ha 80mila fedeli (40mila secondo il sito) sparsi in oltre 600 città in tutto il mondo, con l'Argentina in prima fila, seguita da Spagna e Messico.Tra i suoi membri annovera Ronaldinho, Michael Owen, Lionel Messi, Emanuel Ginòbili.

Come tutte le chiese che si rispettino ha delle festività e celebra i suoi riti. Il Natale si festeggia nella notte tra il 29 e il 30 ottobre, giorno in cui il piccolo Diego Armando Maradona venne al mondo. I fedeli si riuniscono a Rosario attorno ad un albero di Natale e a un maxi-schermo sul quale scorrono i gol più belli del divo. Di solito viene invitato anche qualche amico della cerchia di Maradona che racconti aneddoti vissuti dal campione. Poi c'è l'Anno Nuovo maradonita: naturalmente gli anni si contano a partire dal 1960, anno di nascita del divo, e attualmente siamo nel 49 d. D. (dopo Diego). La Pasqua è fissata per il 22 giugno, data di Argentina-Inghilterra, giorno in cui Dio si manifestò, rendendo pari a sé il divo Diego.

Durante la Pasqua i due fondatori battezzano i nuovi adepti, che giurano la loro fede sulla bibbia maradonita, il libro «Yo soy el Diego»: la biografia del «pibe de oro». Nel 2006 è stato celebrato a Rosario anche il primo matrimonio tra maradoniti: il 22 novembre Mauricio Bustamante e Jaquelin Veròn si sono promessi eterno amore su un pallone e sulla bibbia di Maradona. Poi sono andati a sposarsi in chiesa. Quella cattolica.

Per far parte della chiesa maradonita ci si può iscrivere on line sul sito, completando il formulario per scaricare la propria carta fedeltà www.iglesiamaradoniana.com.ar.I due fondatori distribuiscono ai membri della chiesa magliette e anche le autorizzazioni necessarie per celebrare i riti in onore del «pibe de oro». Il Vaticano ha già mandato l'intimazione di ritorno all'ordine ma i fondatori si difendono: «Noi rispettiamo le altre credenze religiose, di qualsiasi tipo siano. Solo che la nostra religione è diversa, si consuma tutta su un campo da calcio». Il Dio del pallone non pretende altro: solo una grande passione per il rettangolo verde e per colui che lo domò divinamente. Maradona, el dios.

Il più bel goal di Maradona
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