Italia - Francia, l'eterna sfida tra le due grandi del calcio europeo si rinnova ancora una volta: in palio punti preziosi per la qualificazione all'Europeo 2008, ma, oltre e ancora più di questo, la vittoria in una gara dall'alto contenuto simbolico e che, specie i transalpini, hanno fatto di tutto per surriscaldare. La classifica favorisce i galletti - che potrebbero tranquillamente pareggiare senza strapparsi le magliette - mentre gli azzurri hanno il dovere di dare qualcosa di più, di vincere a San Siro per riscattare la sconfitta dell'andata e l'onore di campioni del mondo, ottenuto sul campo proprio a spese dei francesi. Niente Zidane e Materazzi, questa volta, niente Domenech in panchina (è stato condannato alla tribuna dalla Uefa per aver "diffamato" il calcio italiano), largo ai verdetti del campo. I transalpini hanno fatto pretattica, provocando un po' ma senza sortire gli effetti sperati («Con i boriosi ci esaltiamo», ha replicato Buffon, mentre Pippo Inzaghi ha detto: «Conta solo il risultato del campo»). Non c'è bisogno di specificare che entrambe le formazioni sentono moltissimo la partita, con una sottile e palpabile tensione da parte francese, la parte sconfitta nella finale mondiale. I galletti temono la classe e la visione di gioco di Pirlo, la solidità e la furia agonistica di Gattuso, l'implacabile vena realizzativa di Inzaghi, il falco dell'area di rigore. Donadoni dovrà sciogliere ancora qualche dubbio: se dare fiducia all'attaccante milanista o a Luca Toni, se schierare Panucci o far giocare Oddo, e ancora se lasciare entrare in campo Del Piero o preferirgli Di Natale. La difesa dovrà fare attenzione ancora una volta alla velocità di Henry, al talento estroso di Ribery e all'astro emergente Nasri. Chi vincerà?
