La Fortezza Virtus Bologna (punti in classifica 8) – Benetton Treviso
(p.2) 97-85

di Dario Ricci

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19 ottobre 2007

La Virtus dei "mori americani" bravi sia sul parquet che...in discoteca (vista la notte brava che quasi stava per costare il posto in squadra a quattro di loro prima della trasferta vittoriosa di Cantù) incassa senza troppio patemi due punti preziosi nel big match della quinta di campionato. Ancora troppo lontana Treviso da quell'idea di squadra di cui i veneti sono stati il paradigma, almeno fino alla scorsa stagione. Per coach Ramagli c'è ancora parecchio da lavorare, magari cominciando a prendere sul serio l'ipotesi che qualcuno dei "nuovi" (vedi DeMarr Johnson) davvero non possa essere adatto al nuovo progetto. Da parte sua, Pillastrini si gode l'ottimo Holland di questi tempi, plaude alle prove di Convoy e Spencer, senza dimenticare la consistenza sottocanestro di Chiacig e Crosariol.

La partita - è nel terzo parziale che la gara prende decisamente la direzione favorevole a Bologna. Fino a quel punto le iniziative di Johnson (15 punti) e Austin (20) tengono a galla Treviso, che pure subisce la serata tutta sostanza di Holland (18) e Spencer (23). Ma quando i due usa cominciano a mostrare la corda (0/7 e 0 punti per Johnson nella ripresa, mentre Austin paga alla lunga l'infortunio con cui è sceso in campo) Bologna riesce ad allungare, grazie anche al gioco nell'area coloraqta di Chiacig 9 punti) e Crosariol (9 punti e altrettanti rimbalzi). A quel punto poi sono Giovannoni, Conroy, Garri a mettere a turno la ciliegina sulla torta, con la Virtus che a cinque minuti dalla fine tocca anche il +19, mentre Ramagli comincia a rimuginare sull'ennesimo scivolone di questo tribulato inizio di stagione.

Holland volante – Sarà pure irritante a volte, con quella serie infinita di palleggi che ne preannunciano la conclusione in solitario a canestro, o con quell'andatura dinoccolata che lo fa sembrare come unocapitato sul parquet per caso, o con quella smania di attaccar briga che domenica lo ha fatto litigare con tutto il palazzetto di Cantù. Ma certo, quando decide di far canestro, Delonte Holland non è certo tipo facile da fermare. La riprova si è avuta contro una difesa trevigiana che certo è appena lontana parente della macchina perfetta meccanica che fu; sicuro però che la mano di Holland è sensibile e spesso "calda" (ieri 18 punti con 6/7 da 2 e ½ da 3, oltre a 5 rimbalzi): quello che ci vuole per piazzare parziali spacca-partita insomma, sopratutto in serate in cui le "V Nere" devono rinunciare a qualcuna delle loro stelle (ieri assente Anderson, infortunato a una caviglia).

Le due Torri bianconere e l'americano d'Oltralpe - Prezioso, come sottolineavamo, il contributo che Pillastrini sta inoltre ricavando dai suoi due lunghi italiani Chiacig (ieri anche 6 rimbalzi e 2 recuperi) e Crosariol (anche 2 stoppate). Andrea, dopo l'europeo tutto sommato positivo in maglia azzurra e il buon finale di campionato in finale la scorsa stagione, si sta confermando in grado di essere protagonista ad alto livello; "Ghiaccio" 8che è pur sempre medaglia d'argento olimpica, vale la pena ricordarlo...), dopo una mezza stagione contraddittoria passata a Roma sta ritrovando il gusto di essere al centro di un progetto tecnico che non penalizzi troppo un lungo fisico, ma non troppo dinamico, come lui. Le altre buone notizie in casa bianconera arrivano dalla regia di Conroy (13 punti e 6 assist) e sopratutto dalla vena realizzatrice di Dewarick Spencer (23 punti con 4/6 da 2 e 2/7 da 3), guardia Usa sbarcata a Bologna dopo aver conquistato l'ultimo titolo francese con la maglia del sorprendente Roanne. Finora attore non protagonista, Spencer ha dimostrato che, all'occorrenza, il canestro riesce a inquadrarlo benissimo...

Treviso: adesso è dura – quarto stop in cinque gare per i veneti, e ogni volta ripartire è più difficile, perché sui capitoli decisivi del progetto di Ramagli (difesa, coesione, equilibrio, compattezza di squadra) i progressi sembrano essere ancora trascurabili. Ma in fondo al tunnel (e quello più lontano dal rivedere la luce sembra ancora Johnson, ieri autore di un 5/20 al tiro, compreso un 3/12 nelle triple...), qualche bagliore di luce si vede, ad esempio nei rimbalzi di Mensah Bonsu (13), nella volgia di lottare di Austin, nel contributo delle seconde linee (Maresca 11 punti, Atsur 8, Fantoni 5), e sempre nell'attesa del pieno recupero fisico di Marco Mordente, anche ieri assente per problemi a un'anca. Insomma, vale la pena crederci ancora, anche se i tempi e sogni di gloria in ghirada sembrano ora lontani anni luce.

I prossimi passi – Domenica i trevigiani proveranno a risollevarsi contro Cantù, in declino (due sconfitte consecutive in casa ) dopo l'inizio a sorpresa da prima della classe. La Virtus invece ospita la derelitta Napoli, ancora ferma a quota zero e in piena crisi d'identità. Un'occasione golosa per non fermare il trend positivo dei bianconeri e confermarsi seconda forza del torneo, alle spalle di una Siena fin qui inarrivabile

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