Restituiti i tre punti al Cagliari: ora è terzultimo

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26 marzo 2008
Robert Acquafresca (al centro), esulta con i compagni di squadra e i tifosi (ANSA/GIUSEPPE UNGARI/DRN)

La Corte di giustizia federale ha restituito al Cagliari i tre punti che gli erano stati tolti dalla Disciplinare per aver violato, nella vicenda Grassadonia, la clausola compromissoria (secondo la quale i tesserati rinunciano ad adire la giustizia ordinaria per tutte le controversie inerenti all'attività sportiva). I sardi salgono così a 28 punti in classifica, raggiungendo il Livorno e scavalcando la Reggina (27) e l'Empoli (26). La sentenza di primo grado era stata emessa il 29 febbraio dopo che lo scorso 21 gennaio, il procuratore federale della Figc aveva deferito alla commissione Disciplinare nazionale il presidente del Cagliari Massimo Cellino e il giocatore della Salernitana Gianluca Grassadonia. Cellino era stato deferito «per aver violato l'obbligo di accettare la piena efficacia dei provvedimenti degli organi di giustizia sportiva e soggetti delegati della Figc, nonchè per aver contravvenuto ai principi di lealtà, correttezza e probità sportiva». Per il calciatore invece il provvedimento era scattato «per aver espresso, nel corso di dichiarazioni pubblicate da organi di informazione, giudizi e rilievi lesivi della reputazione del signor Massimo Cellino».
Il difensore campano era andato via da Cagliari sei anni fa, dopo l'incendio doloso della sua auto. A distanza di qualche anno aveva ricordato quell'episodio nel corso di un'intervista a una emittente radiofonica, lanciando pesanti accuse alla società rossoblù e al suo presidente che lo aveva querelato senza chiedere preventiva autorizzazione alla Figc.

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