Parte male l'avventura dell'Italia nel girone di qualificazione ai prossimi Europei di basket in programma in Polonia. Gli uomini di Recalcati sono stati sconfitti a Cagliari dalla Serbia, squadra giovane ma già attrezzata per affrontare palcoscenici importanti. Recalcati si consola con le prestazioni di Mordente e Datome, ma non riesce a trovare un punto di riferimento vero in attacco e soprattutto vede la sua squadra subire a livello fisico contro i lunghi serbi.
Sofferenza annunciata – Si sapeva che quella con la Serbia sarebbe stata una partita molto delicata, soprattutto perché l'Italia è destinata a soffrire contro le squadre molto attrezzate sul piano dei centimetri e del tonnellaggio nell'area colorata. Ma anche a livello offensivo l'Italia paga l'inconsistenza dei lunghi e soprattutto la mancanza di un vero leader su cui poggiare il gioco nei momenti topici: ci ha provato Mordente, in verità giocatore salito alla ribalta per altre caratteristiche piuttosto che quelle di uomo faro nella fase offensiva: per lui 18 punti e il peso dell'attacco sulle spalle fino a quando gli azzurri reggono. Gara equilibrata per quasi tre quarti, con gli uomini di Ivkovic a cercare insistentemente i giocatori di maggior peso per mettere in difficoltà i lunghi azzurri. Il gap emerge in tutta la sua consistenza nell'ultimo periodo: le triple di Bogdanovic e Tepic scavano il solco decisivo, con gli azzurri che scivolano anche sotto di 20 punti (55-75), prima di rientrare parzialmente sul 64-78 finale. Il prossimo impegno di qualificazione è in programma per sabato, con la trasferta in Ungheria.