Rai e Lega rompono sui diritti del calcio

di Giuliano Balestreri

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29 Agosto 2008
SONDAGGIO
Chi ha ragione?

Rottura. Su tutta la linea. Tra Lega Calcio e Rai non c'è neppure l'accordo sulle responsabilità e sulle eventuali prossime mosse per salvare il campionato di Serie A in chiaro. Domenica sarà black-out. Non è bastato neppure sbloccare la situazione sui diritti criptati delle Serie B, acquistati da Sky e Telecom Italia Media (La7).
«Siamo pronti a trattare ancora – dicono da Viale Mazzini –, ma il primo passo spetta alla Lega», che replica: «La trattativa è libera, ma siamo già andati oltre il mandato ricevuto dall'assemblea. Vediamo cosa farà la Rai». Ma il dg Claudio Cappon è chiaro: «Se domenica non si vedrà il calcio in chiaro sarà solo per una decisione dei presidenti».
Eppure le premesse dell'incontro era le migliori. Il presidente di Lega, Antonio Matarrese si era presentato in Viale Mazzini «per legare la Rai alla Lega. Ho sempre avuto un grande rispetto per la Rai e sono qui per confermarlo. Desidero ardentemente che si rifaccia questo matrimonio». Con lui erano saliti negli uffici della Rai il direttore generale Marco Brunelli e il presidente di Infront, che affianca la Lega nella vendita, Marco Bogarelli. Per la Rai la trattativa è stata curata dal dg, dal vice dg Giancarlo Leone, dal responsabile diritti sportivi Giuseppe Pasciucco e dal presidente Claudio Petruccioli. Che qualcosa sarebbe andato storto, però, si era capito dalle prime battute dell'incontro quando la Lega ha annunciato che i diritti per la Coppa Italia non erano oggetto dell'appuntamento «perché – ha spiegato la delegazione – l'Agcom impone un nuovo bando». Sul tavolo sono rimasti così gli highlight di A, di B e i diritti radiofonici. A questo punto la Rai ha presentato due diverse offerta. La prima, considerando l'esclusiva per la fascia serale (riducendola eventualmente alle 23, anzichè alle 24), è stata portata da 23,5 a 28,5 milioni di euro. La seconda, senza esclusiva, è stata mantenuta a 23,5 milioni, valutando, inoltre la Coppa Italia 8 milioni di euro. «Una proposta non presentabile» secondo Matarrese che dall'assemblea di Lega aveva avuto un mandato per trattare fino a 50 milioni, rispetto agli 80 incassati lo scorso anno. «Ma siamo scesi ancora sotto – dice Brunelli – eppure la posizione della Rai è stata estremamente rigida». La Lega quindi avrebbe chiesto 30 milioni alla Rai, senza esclusiva, puntando a ottenerne 10 anche da Mediaset (che incontrerà oggi a Milano) e altri 8-10 in un secondo momento per la Coppa Italia raggiungendo così quota 50. Impossibile a questo punto continuare le trattative, nonostante la distanza fra le parti si fosse ridotta a circa 7 milioni. Anche perché secondo gli esperti è difficili valutare i diritti in chiaro più di quanto stanno facendo Rai e Mediaset. Nessuna speranza di salvare neppure la diretta radiofonica: nonostante la Rai abbia alzato l'offerta da 2 a 2,5 milioni, la Lega ha deciso di vendere un pacchetto unico. E mentre il sottosegretario Rocco Crimi auspica un ulteriore sforzo delle parti, si apprende che la Rai starebbe valutando di rivolgere un'interpellanza urgente all'Agcom per l'ipotesi di una turbativa della trattativa. Lega Calcio avrebbe infatti giustificato l'impossibilità di negoziare i diritti della Coppa Italia perché l'Agcom imporrebbe un nuovo bando. Obbligo che secondo le prime verifiche di Viale Mazzini non sussisterebbe.
Senza nuovi sviluppo è quindi possibile che vinca la linea del presidente del Cagliari Massimo Cellino per cui non si dovrebbe evitare di «vendere i diritti per il calcio in chiaro. Il nostro modello deve essere l'Inghilterra, dove le partite si vedono solo a pagamento e gli abbonati alla pay tv sono già 9 milioni». Il black-out sul campionato di Serie A potrebbe spingere la corsa agli abbonamenti e aumentare il valore – in vista delle trattative collettive al via nel 2010 – del calcio sul digitale. Oggi la Lega incassa circa 700 milioni e l'obiettivo è arrivare a un miliardo (l'Inghilterra incassa dalla pay tv circa 1,4 miliardi).

BRACCIO DI FERRO

28,5 - L'offerta Rai
La proposta, in milioni di euro, della Rai alla Lega calcio per acquistare in esclusiva i diritti in chiaro del campionato di serie A 2008/2009 e la diretta radiofonica

38-40 - La richiesta
Secondo quanto è emerso nel corso delle trattative la Lega punterebbe a incassare 38-40 milioni di euro, soldi necessari per finanziare la serie B.
Per la Rai però questa cifra non sarebbe compatibile con i suoi bilanci e i ricavi pubblicitari

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