Il dopo Maifredi si chiama Dino Meneghin. Sarà lui il nuovo commissario della Federbasket, che traghetterà il mondo della palla a spicchi fino alle elezioni del nuovo consiglio il prossimo mese di marzo. Una scelta forte, di un uomo indubbiamente rappresentativo, che può certamente risollevare l'immagine di un movimento in evidente crisi. Meneghin non è certo un politico, anche se negli ultimi dieci anni passati ad occupare il ruolo di Team Manager della Nazionale, avrà certamente avuto modo di prendere contatto con i meccanismi che regolano l'attività federale. Una scelta, se considerata dal punto di vista strettamente politico, anche sorprendente, visto che le candidature di Luca Pancalli in primis e Riccardo Agabio in second'ordine, sembravano quelle più ovvie. L'impressione è che, scegliendo Meneghin, il presidente del Coni Petruccci, abbia cercato di dare una svolta decisa alla situazione in seno alla pallacanestro italiana. In più, non è detto che lo stesso Meneghin escluda a priori di pensare alla candidatura per la presidenza federale dopo il periodo di commissariamento.
Commissario voluto – Per dovere di precisione, la Federbasket non andava obbligatoriamente commissariata. I regolamenti avrebbero potuto anche consentire al dimissionario Maifredi di andare avanti per l'ordinaria amministrazione, con l'impegno di convocare l'assemblea elettiva entro 90 giorni. Petrucci ha invece deciso per il commissariamento proprio per la necessità di proporre un personaggio che, anche con le iniziative private (il suo torneo di pallacanestro interscolastico è diventato appuntamento imprescindibile ormai da anni), ha dimostrato di avere le idee chiare. In questa nomina traspare la speranza, evidentemente non solo di Petrucci ma di tutto il mondo del basket, che Meneghin non sia solo un traghettatore. Dopo gli anni di gestione politica da parte di Maifredi, è opinione comune che a reggere il massimo organismo federale della nostra pallacanestro, debba essere un personaggio che abbia anche appeal a livello di immagine e di trascorsi. Questo a Meneghin non manca: bisognerà poi verificare, nell'articolato sistema di elezione del nuovo presidente, quale sia il reale gradimento dello stesso Meneghin presso i comitati regionali.
Stasera si gioca - Intanto questa sera, la stagione del basket fa il suo inizio, seppur in sordina visti i chiari di luna che tirano. Vanno in campo i campioni d'Italia della Montepaschi e l'Air Avellino, vincitrice dell'ultima Coppa Italia. In palio la Supercoppa, che, stando alla carta, parte con gli uomini di Pianigiani favoriti d'obbligo. È lecito pensare che Avellino, senza il playmaker titolare dopo il taglio di Dan Dickau e il possibile arrivo di Tyus Edney, abbia difficoltà contro la corazzata senese e che il distacco, alla sirena sia piuttosto ampio. Ma è solo un antipasto, la vera stagione comincerà tra qualche settimana…
