SPORT

 
 
 
ROUTE 66
 
HOME DEL DOSSIER
Archivio

Touch-down e pallottole: la violenza investe la Nfl

di Dario Ricci

commenti - |  Condividi su: Facebook Twitter|vota su OKNOtizie|Stampa l'articoloInvia l'articolo|DiminuisciIngrandisci
1 ottobre 2008
Richard Collier (AP Photo/Phil Coale)

Touch-down e pallottole. Binomio tragicamente attuale nella Nfl, la lega professionistica statunitense di football. Spesso, troppo spesso, molti giocatori della lega sono stati coinvolti in episodi con protagoniste le armi da fuoco. Drammatiche le conseguenze, come accaduto all'offensive tackle dei Jacksonville Jaguars, Richard Collier.

I fatti – Era la notte del 2 settembre quando Collier e l'ex compagno di squadra Kenneth Pettway stavano aspettando in auto due ragazze – che avevano conosciuto da poco in un locale della città - all'esterno di un complesso residenziale. All'improvviso, quando un uomo armato di pistola ha cominciato a fare fuoco all'interno della vettura dei due giocatori, da uno dei finestrini laterali della loro Cadillac Escalade. Il motivo dell'attacco è ancora sconosciuto ma, secondo la ricostruzione fornita dalla polizia di Jacksonville, tutto fa pensare che Collier sia stato l'obiettivo di un agguato mirato, visto anche che Pettway – che pure gli sedeva vicino - è rimasto illeso. Finora però gli investigatori non hanno certezze; non a caso, nessuno è stato ancora arrestato, né sono stati diffuse descrizioni o possibili identikit dell'assalitore. Ma la caccia è aperta: la polizia ha stabilito una ricompensa di 26mila dollari per chi possa fornire informazioni utili all'inchiesta.

Le conseguenze – Per il 26enne Collier l'agguato ha avuto conseguenze devastanti. Raggiunto da 14 pallottole, il numero 76 dei Jaguars è stato ferito alla schiena, alle gambe, alla spina dorsale, all'inguine. Collier alla fine si è salvato, ma proprio due colpi alla spina dorsale lo hanno lasciato paralizzato dalla vita in giù, mentre un coagulo alla gamba sinistra ha costretto i medici ad amputargli l'arto sopra il ginocchio. «Ora è fuori pericolo», ha commentato Andrew Kerwin, il chirurgo a capo dell'equipe che lo ha salvato, dopo aver debellato anche un'infezione polmonare.

Quale futuro? - Per Richard, ora, comincia una nuova sfida. Dopo tre settimane trascorse attaccato al respiratore, il giocatore non ricorda nulla dell'agguato, ma è stato avvertito dai medici delle conseguenze che avrebbe avuto dopo l'intervento chirurgico cui è stato sottoposto. «È determinato a ricostruirsi una vita», ha chiarito il suo agente, Jeff Jankovich. Primo obiettivo: imparare a muoversi in carrozzina. Poi Collier proverà a mettere a frutto la laurea in comunicazione ottenuta alla Valdosta State University. E Richard si è già detto pronto a essere coinvolto in progetti sociali.

Le ragioni – È stato lo stesso dottor Kerwin a provare ha spiegare il perché di quanto accaduto. «Jacksonville è al centro di un'epidemia di violenza», ha spiegato il chirurgo dello Shands Hospital. «Solo nel nostro ospedale lo scorso anno abbiamo medicato 500 feriti da arma da fuoco: i morti sono stati 80». Cifre terrificanti. E nel caso di atleti professionisti, i rischi aumentano per diverse ragioni: i tanti dollari di cui dispongono; le amicizie non certo disinteressate che attirano intorno a sé; la difficoltà che molti – in particolare i giocatori afroamericani – hanno nell'abbandonare "vizi" e "circoli" di un'adolescenza spesso trascorsa nei bassifondi delle grandi città a stelle e strisce; il basso livello e educativo e scolastico raggiunto da molti di loro, visto anche il sempre più frequente passaggio diretto dall'high school al mondo dei " pro", senza "passare" per l'università.

Catena di sangue - Quella di Collier è la terza tragedia che ha colpito i giocatori della National Football League negli ultimi 18 mesi. Prima di lui Sean Taylor dei Washington Redskins è stato ucciso a novembre nella sua abitazione di Miami con un colpo d'arma da fuoco alla testa. Stessa sorte toccata al cornerback dei Broncos Darrent Williams, nel capodanno del 2007. E i programmi educativi e preventivi messi in campo dalla Lega sembrano non riuscire a tenere i giocatori alla larga da comportamenti e amicizie pericolose.

RISULTATI
0
0 VOTI
Stampa l'articoloInvia l'articolo | DiminuisciIngrandisci Condividi su: Facebook FacebookTwitter Twitter|Vota su OkNotizie OKNOtizie|Altri YahooLinkedInWikio

L'informazione del Sole 24 Ore sul tuo cellulare
Abbonati a
Inserisci qui il tuo numero
   
L'informazione del Sole 24 Ore nella tua e-mail
Inscriviti alla NEWSLETTER
Effettua il login o avvia la registrazione.
 
 
 
 
 
 
Cerca quotazione - Tempo Reale  
- Listino personale
- Portfolio
- Euribor
 
 
 
Oggi + Inviati + Visti + Votati
 

-Annunci-