Europei in vasca corta, la Pellegrini record del mondo e oro nei 200 sl

di Dario Ricci

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14 dicembre 2008
Ascolta Federica Pellegrini a Radio24

Cinque ori, cinque argenti e otto bronzi, 41 record asoluti, di cui 4 mondiali e 5 europei. La nazionale italiana di nuoto ha riscritto tutti i limiti della vasca corta nel corso della dodicesima edizione degli Euroindoor. A santificare la domenica e a completare il capolavoro iniziato tre giorni fa (con la conquista della classifica per Nazioni davanti alla Russia) è arrivata l'ennesima giornata da favola: l'oro con Federica Pellegrini nei 200 stile libero con il record mondiale di 1'51''85, gli argenti con i record italiani di Alessia Filippi nei 400 misti in 4'26''06, di Edoardo Giorgetti nei 200 rana in 2'04''98, di Christian Galenda nei 100 misti in 52''29 e della staffetta 4x50 stile libero maschile in 1'23''37 (Alessandro Calvi 21''62, Marco Orsi 20''72, Mattia Nalesso 20''59, Filippo Magnini 20''44), i bronzi di Francesca Segat nei 400 misti in 4'27''12, primato personale, e di Massimiliano Rosolino nei 200 sl in 1'43''52, alla sessantesima medaglia internazionale della carriera tra Olimpiadi, Mondiali ed Europei. Un pioggia di medaglie che apre nel migliore dei modi il quadriennio che porta alle Olimpiadi di Londra2012, con i Mondiali di Roma 2009 come grande appuntamento intermedio.

Superfede - La quinta medaglia d'oro in Croazia e il quarto primato mondiale, il secondo individuale, porta la firma della regina dei 200 stile libero. L'olimpionica Federica Pellegrini stravince, diventando la prima atleta a scendere sotto il muro dell'1'53''. Stracciato il precedente della francese Coralie Balmy (1'53''18), che per stare nella scia dell'azzurra strappa la nuotata e finisce quinta con 3''28 di ritardo. Per la Pellegrini si tratta del quinto primato mondiale, il primo in vasca corta dopo quelli nei 200 (1'56''47 ai Mondiali di Melbourne 2007, 1'55''45 e 1'54''82 alle Olimpiadi di Pechino 2008) e 400 (4'01''53 agli Europei di Eindhoven 2008) in lunga. La ventenne di Spinea disputa una gara in solitario, tornando a vincere in vasca corta dopo l'ex aequo con la svedese Josefin Lillhage agli Europei di Trieste 2005 e gli argenti ai Mondiali di Shanghai 2006 e agli Europei di Debrecen 2007. Il suo oro dista 1'94 dall'argento dell'olandese Femke Heemskerk e 2'' netti dal bronzo della russa Daria Belyakina: insomma, distacchi abbissali, che cancellano d'un colpo i dubbi e gli interrogativi emersi sulle condizioni di Federica dopo il malore che l'aveva colta agli assoluti di Genova. I controlli avevano poi fugato le perplessità cliniche, ma serviva una verifica in acqua. E A Rijeka Superfede ha risposto alla grande.

Max da applausi – 30 anni, 60 medaglie. Max Rosolino continua a nuotare che è un piacere. E allora non sorprende più di tanto che il napoletano torni a casa con un altro paio di medaglie al collo, tanto per fare cifra tonda in una carriera con pochi uguali al mondo. Max conquista l'argento nei 200 stile libero alle spalle del russo Izotov e dello svizzero Menchtry, e beffando per 9 centesimi il compagno di squadra Bellotti. Colpo di gran classe, nuotata da campione, grinta dei tempi belli. Come dire che il futuro può attendere, e magari sarà ancora all'insegna del partenopeo d'Australia (terra natia della mamma).

Pupona d'argento - L'oro con annesso record nei 200 stile libero conquistato da Federica Pellegrini è stato solo l'antipasto della strepitosa giornata degli azzurri. E puntuale è arrivata anche la risposta di Alessia Filippi, dopo aver trionfato negli 800 metri stile libero abbassando, tra l'altro, il primato mondiale a 8'04"53, c'è rimasta…d'argento nei 400 misti. La Filippi (oro e mondiale sugli 800 stile libero) ha stabilito il nuovo record italiano con il tempo di 4'26"06 e, alle sue spalle, si è piazzata Francesca Segat (già oro col primato europeo dei 200 misti e bronzo nei 100 misti) per la medaglia di bronzo. A regolare le altre due protagoniste in rosa della rassegna continentale c'ha pensato la spagnola Belmonte, che con 4'25"06 ha segnato anche il nuovo primato mondiale, lei che è anche primatista europea in vasca lunga.

Obiettivo Roma 2009 – Chiaro che tra vasca corta e vasca lunga c'è un abisso tecnico, ma è altrettanto sicuro che il bottino raccolto in terra di Croazia è il miglior carburante possibile per gli azzurri in vista dell'appuntamento iridato di Roma, come sottolinea il cittì Alberto Castagnetti: «C'è grande soddisfazione, entusiasmo e un po' di commozione. Sono stati tutti bravissimi. Avevamo previsto una convocazione allargata per creare il gruppo su cui verterà il lavoro del quadriennio, alimentare l'aggregazione e l'emulazione delle punte. Abbiamo scoperto dei giovani talentuosi già capaci di incidere a livello internazionale e registrato la conferma dei leader, dei campioni che continuano a superarsi nonostante i successi del passato e l'età che avanza. Questa Nazionale non ha un leader, ma tanti campioni affermati attorno ai quali nuotano i campioni del futuro. È un gruppo fantastico con cui lavorare diventa un piacere e con il quale ogni giorno è una scoperta verso nuovi limiti da battere».

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