La crisi colpisce anche il rally: in due giorni lasciano Suzuki e Subaru

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16 dicembre 2008
La Subaru Impreza di Petter Solberg (LaPresse/AP Photo/Jean-Pierre Belzit)

Ieri la Suzuki, oggi la Subaru. Le grandi case automobilistiche giapponesi continuano a smarcarsi dalle corse, dopo il clamoroso ritiro della Honda dal mondiale di Formula 1. E il motivo è sempre la crisi economica. Questa volta a farne le spese è il campionato mondiale di rally, che perde altre due importanti case automobilistiche. Dopo l'annuncio di ieri di Suzuki, che aveva spiegato il suo abbandono con una calo di vendite che si protrarrà molto probabilmente sul lungo periodo, la Fuji Heavy Industries, casa madre a cui la Subaru fa capo, ha dichiarato di voler gettare la spugna tramite il proprio amministratore delegato Ikuo Mori, che ha ammesso, tra le lacrime che «le prospettive del nostro business sono cambiate in modo rapido e drammatico a causa della crisi dell'economia globale: quindi, nel quadro di un'ottimizzazione delle risorse e anche per rafforzare il marchio Subaru, la Fuji Heavy ha deciso di ritirarsi con effetto immediato dal Mondiale rally». La Subaru è un nome importante all'interno del mondo del rally: ha vinto il titolo iridato costruttori in questa specialità per tre anni consecutivi (995, 1996 e 1997), contando su piloti del calibro di Carlos Sainz, Colin McRae e Richard Burns.

A questo punto il problema si sposta su tutto il mondiale rally 2009. La stagione dovrebbe cominciare alla fine di febbraio in Irlanda: ai nastri di partenza restano solo due team, Citroen e Ford, ma una norma del regolamento della Federazione internazionale (Fia) prevede che al campionato prendano parte almeno tre costruttori. Il rischio è che si vada verso una ridefinizione dell'intero campionato rally.

Honda valuta ritiro anche dalla MotoGp
Nuove notizie giungono anche dagli ambienti Honda. Secondo il quotidiano sportivo spagnolo As il costruttore nipponico starebbe valutando l'ipotesi di abbandonare anche il campionato di Motogp. As cita fonti interne alla scuderia giapponese, riprendendo una notizia già apparsa sulla rivista specializzata spagnola Solo Moto. «Sarebbe come se la Ferrari lasciasse la Formula Uno», scrive As. Ma una decisione definitiva non sarebbe ancora stata presa. Le speranze di Dani Pedrosa e Andrea Dovizioso sono legate al fatto che tutto il campionato costa alla Honda circa 400 milioni di euro all'anno, più o meno l'equivalente di un solo gran premio di Formula 1. Intanto la Federazione mondiale di motociclismo ha pubblicato la "Entry List", la lista provvisoria per la Motogp del 2009. La Honda è regolarmente presente.

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