Qualcuno provi ancora a dire che non ci si diverte! Certo non si sta divertendo Mourinho, come non si sta divertendo Ranieri. Ma quanto se la ride Ancelotti, e quanta soddisfazione ci può essere nello spogliatoio del Cagliari, dove l'ombra della rassegnazione sembrava destinata a segnare precocemente, con una lettera scarlatta, una stagione fallimentare che oggi ha i colori di una favola, e ancora quanta speranza in quel punticino strappato dal Toro all'Inter che ti fa pensare che se lo hai fatto a San Siro puoi farlo ovunque. Si mischiano le carte e a pescare il jolly, stavolta, è il Milan, che si gode la rivincita sugli scettici che ne hanno criticato strategie e colpi di teatro bollando l'arrivo di Beckham come una pagliacciata per sfornare maglie e portachiavi. Tutti a fare ammenda, adesso, e giù il cappello, davanti a un atleta che con umiltà e senza voler strafare si rimette in discussione e, soprattutto, ti guida alla conquista dell'Olimpico. Una vittoria netta che vale il secondo posto, a due giornate dal derby con l'Inter che, a +6 e con le pile scariche, non può certo dormire tra due guanciali. Due assist perfetti , per i gol di Pato e Ambrosini, che annientano una Lazio incapace di reagire, e che dopo il secondo gol incassato scompare letteralmente dal campo concedendo anche il gol di Kakà sul finale. La Lazio non parte neanche male, anche se al 7' è Muslera a dover deviare sopra la traversa una conclusione di Jankulovski , ma rovina tutto con una distrazione al 42' quando Kakà recupera un pallone e lancia Bechkam. Cross basso dell'inglese per Pato che sul filo del fuorigioco sbuca tra i difensori biancocelesti e infila Muslera. Il "papero" prova a ripetersi due minuti dopo, di nuovo lanciato da Beckham, ma stavolta è in fuorigioco e il guardalinee, implacabile, annulla cancellando l'imbarazzo del portiere che sbaglia il tempo dell'intervento. La Lazio colleziona tre corner nei primi minuti ma Pandev e Zarate hanno le polveri bagnate, ben disinnescati peraltro dall'attenta difesa rossonera che si presenta con Bonera al posto di Favalli. Al 24' Meghni serve bene Zarate ma sale in cattedra Abbiati, ieri sera tra i migliori dei suoi. Al 36' infatti il portiere si supera con una bella uscita bassa sull' irruzione di Zarate. Milan che chiude i giochi con largo anticipo con il gol di Ambrosini sugli sviluppi di un'ottima punizione dello Spice Boy che ora il Milan non intende certo rispedire al mittente. Lazio modesta che prova a rialzare la testa con i nuovi ingressi di Simone Inzaghi, Dabo e Kolarov che rilevano Meghni, Radu e Brocchi. Tutto inutile. Il Milan si rilassa e si allunga ma non smette di provarci. Kakà coglie il palo esterno ma, al 38', mette anche la sua firma su una gara che vale il secondo posto solitario.