Il senso di Pippo per il gol

di Massimo Donaddio

commenti - |  Condividi su: Facebook Twitter|vota su OKNOtizie|Stampa l'articoloInvia l'articolo|DiminuisciIngrandisci
16 marzo 2009

E sono 300. Trecento corse a perdifiato a bordo campo, trecento urli di gioia, trecento esplosioni di felicità, trecento orgasmi a batticuore che scandiscono una carriera vissuta interamente per il gol, per la fame del gol, nella più totale dipendenza da gol. Questo è SuperPippo: ovvero, come qualcuno dei suoi compagni ha detto celebrando la trecentesima segnatura dell'attaccante emiliano, «il gol fatto uomo». «Pazzesco», «incredibile», «inaggettivabile». Tutto questo - è stato detto - è Filippo Inzaghi da Piacenza, che con la doppietta al Siena di ieri entra di prepotenza nella Storia (con la S maiuscola) del calcio italiano, affiancandosi alla ristrettissima elite dei più grandi cannonieri di ogni tempo in Serie A, una pattuglia che può vantare i nomi dei mostri sacri Piola, Meazza e Roberto Baggio.

Tanti i gol fondamentali, tantissimi quelli in Champions League (46): non tutti belli da rivedere, moltissimi di rapina, segnati con ogni parte del corpo, anche le più improbabili e indicibili. Eppure fanno 300. Quante partite salvate, vinte o pareggiate all'ultimo con le sue reti. Quanto la storia recente del Milan debba a questo cannoniere è lì da vedere. Giù il cappello, quindi, davanti a un professionista stimato e amato dai compagni, dalla disciplina e dalla volontà ferree, dalla dieta esemplare (Gattuso dixit), dalla voglia e dalla passione che non tramontano mai e ne fanno sempre un ragazzino entusiasta alla rincorsa dell'amico preferito, il pallone.

A Beckham ricorda Lineker, a Kakà ricorda Romario, un (piccolo) gigante dell'area di rigore. A moltissime difese in giro per l'Europa ricorda un incubo ricorrente: lui, dal fisico esile, spesso per terra, dai fondamentali discutibili, a volte persino irritanti. Non piace a tutti, ma tutti lo temono. Non entusiasma i puristi, ma i suoi scatti sul filo del fuori gioco provocano brividi freddi. Davanti alle critiche si è fatto strada e forza a suon di gol: la battaglia è finalmente vinta. 300 reti: i critici ormai tacciono, convinti dalla severa e inflessibile legge della matematica. Provare (e riprovare) per credere.

16 marzo 2009
RISULTATI
0
0 VOTI
Stampa l'articoloInvia l'articolo | DiminuisciIngrandisci Condividi su: Facebook FacebookTwitter Twitter|Vota su OkNotizie OKNOtizie|Altri YahooLinkedInWikio