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Il Giappone è di Lorenzo, Valentino ancora secondo

di Dario Ricci

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26 aprile 2009

Era stati in molti a indicarlo, alla vigilia del via del Mondiale, come il possibile jolly nel duello tra Rossi e Stoner. E in Giappone Jorge Lorenzo, compagno in Yamaha di Valentino, ha confermato che nella corsa all'iride c'è anche lui: vittoria, determinazione, classe, e leadership mondiale, con 41 punti davanti ai 40 di Rossi (che ha bissato la seconda piazza di Pasquetta in Qatar) e i 38 di Stoner, che in Giappone ha pagato le difficoltà di assetto e gomme della sua Ducati. Al Motegi si riscopre grande anche Pedrosa, con la sua Honda. Prossimo appuntamento domenica, a Jerez, in Spagna

 

La gara – La pioggia che ha portato alla cancellazione delle prove ufficiali del sabato (tragicomica coincidenza con quanto accaduto in Qatar e nelle prime due gare in Formula Uno), lascia il campo a un sole placido che riscalda il circuito del Motegi. Si parte con Valentino Rossi in pole, grazie ai 56 millesimi con cui, nelle libere del venerdi, aveva preceduto Casey Stoner. Terzo incomodo Lorenzo. Poi Vermeulen, Edwards, Capirossi (tre trionfi al Motegi tra il 2005 e il 2007 sulla Ducati), Dovizioso e un ritrovato Melandri. Pedrosa è 11esimo, davanti a Hayden. Al verde, Rossi sfreccia sicuro, ma il mago è Pedrosa, che in un paio di curve è addirittura secondo, mentre Stoner sembra guidare sulle uova: neanche un giro e il canguro della Ducati è passato da Lorenzo, Vermuelen e Dovizioso. Il giovanotto della Honda e infila pure l'altro australiano della Suzuki. E va forte pure Lorenzo, che passa Pedrosa. Melandri passa Vermuelen e si piazza alle costole di Stoner. Intanto Lorenzo ha quasi agganciato Valentino: mancano 17 giri e tutto è pronto per un duello in famiglia, con Pedrosa a pochi metri dai due. Passa mezzo giro e Vale e Jorge cominciano a darsele di santa ragione, e lo spagnolo passa davanti: che spettacolo! Davanti è battaglia metro dopo metro, mentre Vermuelen scivola intorno al decimo posto. Lorenzo allunga, Pedrosa si fa sotto e infila Valentino a 8 giri dalla fine! Ma Rossi contrattacca e si riprende la seconda piazza! E Valentino ora alza il ritmo: allunga su Pedrosa e si fa sotto a Lorenzo. E Stoner passa Dovizioso e gli strappa la quarta piazza. Sotto la bandiera a scacchi passano nell'ordine: Lorenzo, Rossi, Pedrosa, Stoner, Dovizioso. Sesto un ottimo Melandri, settimo Capirossi

 

Parlano i protagonisti – “Ho costruito questa vittoria riflettendo sugli errori fatti in Qatar, anche se Stoner e Rossi hanno ancora un vantaggio, per come riescono a sfruttare le gomme Bridgestone”: parole e musica di Jorge Lorenzo, nuovo padrone della terra giapponese (come da bandiera piantata sul circuito subito dopo il successo). “Mi sono divertito, ma Lorenzo è andato troppo forte stavolta. Non ho ancora vinto, ma due secondi posti mi fanno essere fiducioso per il Mondiale”, spiega Valentino. Felice Dani Pedrosa: “Mentre ero in gara quasi non credevo al fatto di essere così vicino alle Yamaha: finalmente tutto sta funzionando bene, dopo i guai fisici e i problemi alla moto!”

 

125: Iannone fa il bis – Non si ferma più Andrea Iannone, 19enne abruzzese di Vasto. Dopo il successo sotto il diluvio in Qatar il centauro dell'Aprilia fa doppietta in terra giapponese, lasciandosi alle spalle ancora una volta Julian Simon. Terzo l'iberico Espargaro. Per Iannone terza vittoria in carriera e leadership del mondiale, con 37.5 punti, con Simon a 30 ed Espargaro a 22.5

 

250: Olé Spagna - A Marco Simoncelli non è bastato partite in pole nella 250. Il dolore alla mano destra – operata alla vigilia del via del Motomondiale - è troppo forte. Così giro dopo giro l'iridato è scivolato sempre più indietro, chiudendo 17° con un giro di ritardo. La gara è stata un monologo di Alvaro Bautista (Aprilia), che ha preceduto Aoyama (Honda), staccato di quasi 6 secondi. Buon risultato per Mattia Pasini, terzo a 21"832. Solo 11° Hector Barbera, vincitore in Qatar. In classifica comanda Bautista a 34 punti, poi Aoyama 33 e Barbera 30

 

Allarme sicurezza – Intanto i due Gp finora disputati hanno dato più di un motivo di preoccupazione ai piloti. Le norme per il contenimento dei costi si stanno dimostrando rischiose sotto il profilo della sicurezza. Dalla Francia si tornerà a turni di prova da 1 ora, ma i piloti chiedono anche chilometri di prova liberi e il ripristino del turno del venerdi mattina. E anche la monogomma Bridgestone fa pensare, visto che il fornitore unico sta garantendo finora solo due tipi di gomme. Si risparmia, insomma, ma sulla pelle di chi poi va in pista a domare quei bolidi in qualsiasi condizione

 

26 aprile 2009
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