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Per l'Italia 10 medaglie, 43 i record mondiali

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2 agosto 2009


Ultima giornata dei Mondiali di nuoto con altri 4 record del mondo, e il conto totale dei primati battuti sale a 43. Per l'Italia 10 podi, un medagliere secondo soltanto all'edizione di Fukuoka 2001, quando i podi azzurri erano stati 13. Stati Uniti primi nel computo generale, con 11 ori, 11 argenti e 7 bronzi. Cina dietro di un nulla: 11 ori, 7 argenti e 11 bronzi (in tutto sempre 29 medaglie. A seguire Russia (8 ori), Germania (7), Australia, Gran Bretagna e Italia (4 ori, 1argento e 5 bronzi).

Arrivederci Roma, quindi, quella del tifo ultrà sugli spalti e dell'indigestione da record, della scia d'oro di Federica Pellegrini e della consacrazione del ragazzo venuto dal Brasile, ma con sangue italiano, Cielo Filho. Cala il sipario sul mondiale del nuoto che ha trasformato l'acqua in fuochi d'artificio, una tredicesima edizione in cui la norma è stata superare i limiti, l'eccezione vincere solo la medaglia. Nella Capitale si è celebrata la rassegna iridata con numeri senza precedenti, ma adesso per andare avanti bisogna tornare indietro. I record a raffica saranno solo una chimera a Shanghai, che nel 2011 raccoglierà il testimone per il quattordicesimo appuntamento con il mondiale delle discipline acquatiche.

Questo che finisce dovrebbe essere - il condizionale è d'obbligo vista l'altalena di decisioni a cui spesso ha fatto assistere la federazione internazionale - l'ultimo con i costumoni, le mute che hanno trasformato gli atleti in «gommoni» per usare l'immagine felice del capitano dell'Italnuoto, Massimiliano Rosolino. Prestazioni fuori controllo, in 30 finali su 40 sono stati cancellati i primati della distanza, a volte anche di sei secondi come è accaduto negli 800 stile uomini con il cinese Zhang Lin: primati fortemente condizionati dalle combinazioni ultratecnologiche dei body, che però escono di scena entro l'anno.

Dal primo gennaio si torna infatti al tessuto, anche se ancora resta da capire se sarà possibile utilizzare costumi interi o solo a pantaloncino. A Shanghai sarà impossibile solo avvicinare questi tempi, che rischiano di restare immortali. E magari si troverà l'escamotage per distinguere i record (con un asterisco?) dell'era prima o post costumoni.

2 agosto 2009
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