Vittoria strepitosa all'ultimo respiro per il tedesco Robert Harting, che si è aggiudicato l'oro nel disco nella quinta giornata dei mondiali di atletica a Berlino. Il ventiquattrenne di Cottbus ha vinto la finale con un miglior lancio da 69,43 metri ottenuto proprio al tentativo finale. Secondo posto con 69,15 metri e medaglia d'argento al polacco Piotr Malachowski, che aveva condotto la gara praticamente dall'inizio. Terzo posto con 66,88 e medaglia di bronzo all'estone Gerd Kanter, iridato uscente nel 2007 ad Osaka.
Medaglia d'oro anche per la giamaicana Brigitte Foster-Hylton nei 100 ostacoli femminili. La trentaquattrenne Foster ha vinto la finale con il tempo di 12"51. Secondo posto in 15"54 e medaglia d'argento alla canadese Priscilla Lopes-Schliep, terzo posto in 12"55 e medaglia di bronzo all'altra giamaicana Delloreen Ennis-London.
Tra le medaglie delle quinta giornata grande soddisfazione per Yusuf Saad Kamel, kenyano naturalizzato e in corsa sotto le insegne del Bahrein, che ha vinto la medaglia d'oro nei 1.500 metri maschili. Il ventiseienne Kamel, al secolo Gregory Konchellah, ha vinto la finale con il tempo di 3'35"93. Secondo posto in 3'36"01 e medaglia d'argento all'etiope Deresse Mekonnen, terzo posto in 3'36"20 e medaglia di bronzo allo statunitense (naturalizzato di origine kenyana) Bernard Lagat.
Quanto agli italiani, si dovuta accontentare del sesto posto l'italiana Elisa Cusma negli 800 donne dei mondiali di atletica a Berlino. Inarrestabile, invece, Caster Semenya che ha tagliato il traguardo per prima, lasciandosi alle spalle, con un netto distacco, le atlete che cercavano la rimonta. Un bel po' di amaro in bocca per Elisa Cusma che sperava nel podio: «Sono una che si accontenta poco, mi dispiace. Ma ci proverò ancora».
Sin dall'inizio l'azzurra è rimasta dietro e non è più riuscita a rientrare nel gruppetto delle migliori, regolate dalla sudafricana Caster Semenya, appena 18 anni e oggetto di particolare attenzione per la forte mascolinità del suo fisico, e da molte ore circolano a Berlino forti voci e polemiche su questa mascolinità. «Secondo me è un uomo...però», ha commentato ai microfoni di Raisport Elisa Cusma che ha chiuso con il tempo di 1'58.91. La Semenya ha vinto in 1'55.45, davanti alla keniota Janeth Jepkosgei, campionessa uscente, e alla britannica Jennifer Meadows.