Il "Lombardia" chiude la stagione del ciclismo, ultima chiamata per gli italiani

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16 ottobre 2009


Va in scena domani l'ultima classica della stagione di ciclismo, il Giro di Lombardia, alla 103esima edizione, con partenza come sempre da Varese e arrivo sul lungolago di Como, dopo 242 chilometri di gara. Un Lombardia che quest'anno chiuderà un'annata non certo postiva per il ciclismo italiano, tra delusioni mondiali, vittorie sfumate e casi di doping conclamati, primo tra i quali quello di Davide Rebellin. La "classica delle foglie morte" resta dunque l'ultimo appuntamento utile per cogliere in extremis un successo, specie dopo la scottatura dei mondiali di Mendrisio, dove la nazionale azzurra è stata infilata e battuta senza pietà. Non ci sarà Stefano Garzelli, ma partiranno quasi tutti i compagni di nazionale: lo specialista Damiano Cunego (vero sconfitto di Mendrisio, ma vincitore delle ultime due edizioni del Lombardia), Alessandro Ballan, Filippo Pozzato, Giovanni Visconti, Ivan Basso, che quest'anno ha lavorato molto ma ha colto il successo solo al Giro del Trentino. Gli italiani, vincitori delle ultime otto edizioni, dovranno guardarsi dalla concorrenza di molti agguerriti stranieri, dal campione del mondo Cadel Evans (che conosce molto bene il tracciato), al belga Gilbert (freschissimo vincitore della Gran Piemonte), dal kazako Vinokourov allo spagnolo - e campione olimpico - Samuel Sanchez. E ancora Kolobnev e molti altri. Le sorprese sono sempre in agguato, come, per tutt'altro verso, le indiscrezioni sul prossimo Giro d'Italia, rilanciate oggi dal quotidiano La Stampa. Secondo il giornale torinese saranno molte le novità rispetto agli scorsi anni: clamorosa l'esclusione di Milano dal tracciato, dopo la tappa cittadina dello scorso anno, condotta a passo di lumaca dai corridori per protesta contro gli eccessivi rischi. Molte le tappe di montagna, con passaggi su Zoncolan, Monte Grappa, Plan de Corones (crono), Mortirolo, Santa Cristina, Gavia e Tonale; molti anche i trasferimenti e gli omaggi: una frazione con partenza da Novara e arrivo a Novi Ligure per celebrare Fausto Coppi e Costante Girardengo; un passaggio a Firenze (a dieci anni dalla morte di Bartali), uno a Cesenatico (per ricordare Marco Pantani), arrivo fino in Puglia, a Bitonto, e ritorno dall'Aquila, ancora provata dal terremoto. Partenza l'8 maggio da Amsterdam - come già ufficializzato - e arrivo il 21 a Verona.

16 ottobre 2009
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