Sostengo da anni che un solo giocatore di scuola italiana vale a prescindere il prezzo del biglietto. Nato fantasista, Francesco Totti si è trasformato in attaccante puro prima per necessità di squadra, e poi per sopravvenuti limiti dinamici dovuti soprattutto agli infortuni.
In quel ruolo è arrivato al gol numero 187 in serie A, e se appena la salute lo assiste scalerà ancora un bel po' di gradini nella classifica cannonieri di tutti i tempi. Oggi rientrava da un infortunio lungo 40 giorni. Ebbene, in 27 minuti ha segnato prima su rigore, poi su punizione di destro, poi con un sinistro al volo da cineteca. Con questa tripletta è salito a 9 gol in 8 partite. E di fronte c'era la miglior difesa del campionato, quella del Bari. Il resto del match, con i pugliesi padroni del campo e a lungo applauditi da 10mila fedelissimi, conferma che il vero risultato è: Totti batte Bari 3-1.
Splendida la sfida di San Siro, con il Milan subito in vantaggio, poi preso a pallate da un magnifico Cagliari, poi padrone dell'incontro grazie a un grande finale di primo tempo, e alla fine stremato, e fortunato, alla meta. Senza dimenticare, dopo pochi minuti, un rigore negato al Cagliari che avrebbe comportato anche l'espulsione di Dida, poi decisivo. Migliore dei rossoneri il centravanti Borriello, che dopo tanti incidenti sembra essere tornato quello di due stagioni fa nel Genoa.
Nel resto di giornata, spicca il pari nel derby siciliano in cui il Catania avrebbe meritato di più, un Napoli ben imbrigliato dalla Lazio e di nuovo in flessione, un Siena sempre più solo in coda alla classifica per demeriti suoi ma anche astrali, se si contano i tre pali colpiti contro l'Atalanta e un rigore sbagliato. Proprio le vittorie di Atalanta e Livorno rimescolano la zona-salvezza. Quella della Sampdoria sul Chievo rilancia la squadra di Delneri dopo un lungo passaggio a vuoto. Brutta la sconfitta livornese di un Genoa irriconoscibile, a cominciare dalle maglie.
Stasera la Juve proverà a rispondere alla vittoria dell'Inter a Bologna, contro un'Udinese ridotta ai minimi termini in attacco. Fermo restando che tra gol e pali i nerazzurri hanno fornito ieri una prova di alto livello: il miglior viatico possibile per la trasferta di coppa a Barcellona.
