Non sarà stato rugby champagne ma la vittoria è arrivata

di Flavia Carletti

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28 novembre 2009

Oggi per l'Italia del rugby era importante portare a casa la vittoria, la prima dopo una serie di 13 sconfitte consecutive. E gli uomini di Nick Mallett non hanno mancato l'appuntamento. "Oggi abbiamo conquistato una bella vittoria. Samoa non è una squadra facile, sono molto fisici e amano giocare al largo ma siamo riusciti a metterli sotto pressione", ha commentato il numero sette azzurro Mauro Bergamasco, ribadendo che "oggi l'importante era portare a casa la vittoria. Era arrivato il tempo e tenere fede all'impegno preso". E, ha aggiunto suo fratello minore Mirco: "Oggi non abbiamo giocato la partita più bella della nostra vita, non si è visto il rugby champagne ma l'importante era il risultato".

Il gruppo nel complesso è soddisfatto del risultato raggiunto nell'incontro di questo pomeriggio ad Ascoli contro Samoa. "Nonostante le due sconfitte il bilancio di questi Cariparma test match è positivo", ha continuato il maggiore dei fratelli Bergamasco, ammettendo che comunque "abbiamo cose su cui lavorare". Una di queste è indubbiamente il gioco al piede. "I calciatori devono migliorare, non solo sui calci piazzati", ha dichiarato il ct Nick Mallett in conferenza stampa, ricordando che "oggi sono stati sbagliati alcuni calci importanti". E proprio al piede si è vista una novità per la Nazionale, ha esordito come piazzatore Mirco Bergamasco che, alla prima prova, ha raggiunto un rapporto di tre calci sbagliati su cinque possibilità e ha ricevuto dal ct sudafricano la conferma "che resterà una opzione". Infatti, ha confermato lo stesso Mirco: "Un calciatore in più non fa mai male. Non posso essere soddisfatto del mio gioco al piede, anche se come prima esperienza non è male".

Quella di Mirco dalla piazzola non è stata l'unica prima volta di questi azzurri. Oltre al fatto di registrare la prima vittoria contro Samoa in quattro scontri diretti, oggi il mediano di mischia dell'Italrugby, Tito Tebaldi, ha messo a segno il primo drop della sua carriera. "Me la sentivo ed è andata bene", ha ammesso candidamente uscendo dagli spogliatori a chi gli chiedeva come gli fosse venuto in mente di tentare un calcio di rimbalzo a una distanza di 40 metri dai pali. Tebaldi si è trovato a ricoprire il ruolo di nocchiero della mischia azzurra nella prima partita senza il capitano e numero otto Sergio Parisse, uno dei punti fermi del pacchetto degli avanti e di tutta la squadra.

"Senza Sergio ognuno si è sentito più responsabile. Assieme abbiamo sostituito una persona e abbiamo fatto bene", ha aggiunto il numero nove. E, infine, anche se oggi non è stata brillante come delle due partite precedenti una parola va dedicata proprio alla mischia azzurra. Ormai un punto di forza riconosciuto di questo gruppo ancora una volta ha convinto con la sua prestazione il ct. "Sono contento del lavoro dei primi cinque della mischia. Sono stati di grande livello e si può dire che siano pari e in alcuni casi migliori degli altri cinque dei pacchetti a livello mondiale", ha commentato Mallett. "Sappiamo di avere una mischia competitiva", ha aggiunto il pilone Salvatore "Totò" Perugini, rispondendo alle parole dell'allenatore, anche se ha proseguito modesto: "Non direi che è tra le più forti del mondo". L'appuntamento per dimostrare il contrario è fissato al 7 febbraio 2010 con l'inizio del Sei Nazioni.

28 novembre 2009
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