San Siro è pronto:
ecco la Scala del rugby

di Giacomo Bagnasco

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13 novembre 2009
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San Siro cambia veste e diventa Scala del rugby. Fanno un certo effetto, le porte a forma di "acca" sul prato del Meazza. Stadio aperto alla stampa e alle squadre oggi, giornata di vigilia di Italia-All Blacks, per l'allenamento di rifinitura: nella palla ovale lo chiamano "captain's run", perché da quel momento in poi il capitano (che ha un ruolo più importante rispetto a quello svolto in altri sport) comincia a prendere in mano il team.

Prima i nostri, poi la Nuova Zelanda. Riscaldamento blando, presa di confidenza con il terreno, qualche giocata (ma gli schemi veri si provano solo a porte chiuse…) e poi spazio ai "calciatori", per provare a piazzare la palla in mezzo ai pali da tutte le posizioni.

Il tempo ha cominciato a peggiorare, e domani potrebbe anche piovere. Il terreno allentato darebbe una mano agli azzurri, favorendo un gioco meno veloce e più incentrato sui pacchetti di mischia, dove la differenza tra le due squadre appare meno netta.

Gli All Blacks - reduci da due vittorie su Australia e Galles e attesi, nei due prossimi fine settimana, dai match in casa di Inghilterra e Francia - mandano in campo un buon numero di rincalzi. Mancano stelle di prima grandezza (come il capitano Richie Mc Caw e il "regista" Dan Carter, che peraltro è squalificato) e tre giocatori sono all'esordio assoluto: l'apertura Delany, il centro Ellison, l'ala Ben Smith. Questo, però, non sposta il pronostico. Sulla carta l'Italia, che oppone la migliore formazione possibile, non ha chance. Sul campo chissà.

13 novembre 2009
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