Dallas vola in Nba. Boston in caduta libera

di Dario Ricci

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12 marzo 2010
Dallas vola in Nba. Boston in caduta libera


Dallas vola, Boston in caduta libera, gli italiani forse fuori dalla post season. Momento chiave per la stagione Nba: a un mese dalla fine della stagione regolare, nessuno può più giocare a nascondino, e le verità dell'annata cominciano a venire a galla....

Le ultimissime – Tre le gare giocate nella notte: Atlanta passa a Washington (105-99: 30 punti e 10 rimbalzi di Blutche; 29 p di Crawford per i Wizards). Del successo di Orlando (settimo consecutivo in questa fase della stagione) su Chicago parleremo fra poco. A Ovest, intanto, Portland (Roy 41 p) si garantisce una vittoria preziosa in chiave playoff sbancando Golden State (105-110).

Il meglio e il peggio – Cioè Dallas e Boston. I texani, rivoluzionati dalle ultime mosse di mercato con l'arrivo di Butler e Haywood da Washington, hanno una striscia aperta di 13 vittorie consecutive. Ma la buona notizia per i Mavericks è la ritrovata giovinezza di Jason Kidd, che a 37 anni ha ripreso a fare pentole e coperchi (vedi punti, assist e rimbalzi), come ai tempi d'oro di New Jersey o Phoenix. I Celtics sono invece realisticamente in corsa per la palma di delusione dell'anno. La sconfitta casalinga contro Memphis (91-111) porta il record stagionale a un modesto 40-23. Il declino di Garnett e il problematico inserimento dell'ex Knicks Nate Robinson, poi, non fanno intravvedere niente di buono in chiave playoff.

Il Gallo, Il Mago e il Beli – Il rischio di non avere nessun italiano nella post-season è sempre più concreto. Dopo le pallide speranze di fine anno, i New York Knicks di Gallinari si sono infatti "garantiti" l'ennesima stagione perdente (nona consecutiva: record di franchigia) con la 42esima sconfitta dell'anno a San Antonio (97-87: Ginobili 28). Per Gallinari – reduce dai 27 punti nel successo contro Atlanta - 14 punti in 40 minuti, con 5/13 al tiro (0/4 da 3): numeri incoraggianti, che denotano come il Gallo sia tornato a essere protagonista anche in attacco, nel momento in cui D'Antoni ha rivisto il minutaggio del neo-arrivato Mc Grady. L'ottava sconfitta nelle ultime nove gare ( a Sacramento: 113-90: Tyreke Evans 19 punti, 10 rimbalzi e 10 assist), spinge i Raptors di Bargnani (20 punti, 8/12 al tiro, 1/1 da 3, 6 rimbalzi) e Belinelli (3 minuti e zero punti) ai margini della zona playoff. Fortuna che Chicago, rivale diretta nella corsa alla post-season, è scivolata a Orlando nella notte (111-82 , Carter 23p, e Derrick Rose out per infortunio dopo un contatto su tentativo di stoppata di Howard a fine primo quarto).

Lapo stopper - «Ho visto la palla che arrivava e l'ho spinta. Non sono un esperto di basket...». Difficile che – partendo da queste premesse – Lapo Elkann possa diventare il sesto italiano a calcare un parquet Nba. Ma il rampollo di casa Agnelli c'è andato in qualche modo vicino, con un inopportuno intervento nella sfida che ha visto poi Lakers battere di due punti i Raptors Bargnani e Belinelli. Elkann, seduto in prima fila allo Staples Center, a 1'48" dalla fine della partita ha interferito in un'azione offensiva dei Raptors: ha toccato il pallone impedendo allo spagnolo Josè Calderon di recuperare la sfera. Spagnolo furioso, Lapo incredulo e video che fa il giro del mondo e del web. Un consiglio: la prossima volta, caro Lapo, meglio fare un passo indietro….

Nessuna Risposta – Tempi cupi a Philadelphia. La panchina dei 76ers è sempre più traballante, con coach Eddie Jordan a un passo dall'esonero, vista l'inefficacia offensiva della squadra. Problemi che sbiadiscono a confronto del momentaccio che sta vivendo Allen Iverson: The Answer ha lasciato la squadra il 20 febbraio scorso, per assistere una figlia malata. Nel frattempo la moglie Tawanna ha chiesto il divorzio e vuol portare con sé i 5 figli. A completare il quadro, problemi di alcol e gioco d'azzardo per quello che è stato l'Mvp 2001, in caduta libera dopo aver lasciato Denver nel 2008 per le negative parentesi a Detroit e Memphis. Il futuro del giocatore è incerto, ma quel che conta ora è salvare l'uomo-Iverson.

Fuori dai giochi – Dopo averlo esonerato come capo allenatore (sostituito dall'ex Roma e Reggio Calabria Kim Hughes) , i Los Angeles Clippers hanno definitivamente escluso dal club Mike Dunleavy, che era finora rimasto in carica come general manager. Il play Rafer Alston lascia i Miami heat per star vicino alla sorella, che nei giorni scorsi ha tentato il suicidio. Ma coach Spoelstra aveva già messo fuori roster il giocatore, per motivi disciplinari.

Marion a canestro –Marion Jones, 34enne ex stella dell'atletica mondiale, prova a costruirsi una seconda carriera dopo la squalifica per doping e il carcere. L'ex velocista-fenomeno in provetta ha firmato un contratto con le Tulsa Shock, franchigia dell'Oklahoma della Wnba. «Sono emozionata all'idea di entrare a far parte della squadra», ha dichiarato la Jones, che al college, a North Carolina, aveva vinto il titolo Ncaa e si stava allenando da tempo col preparatore atletico delle Silver Star di San Antonio. Debutto previsto il 15 maggio contro Minnesota.

12 marzo 2010
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