Ha lasciato il popolo interista con il fiato sospeso per il suo stiramento, ma stamani ad Appiano Gentile ha lavorato assieme al gruppo prima della partenza per la Catalogna. Wesley Sneijder è stato convocato assieme a Mario Balotelli per la semifinale di ritorno di Champions che l'Inter domani giocherà sul campo del Barcellona, ed è già una buona notizia per i nerazzurri. Se per domani sarà recuperato e pronto, Josè Mourinho riproporrà il modulo 4-2-3-1 con gli stessi attori che hanno vinto la partita dell'andata, con l'olandese a sostegno di Diego Milito centravanti e Goran Pandev e Samuel Eto'o sulle ali.

Il popolo dei nerazzurri è in fibrillazione perché sa bene che Sneijder, forse accanto al Principe Milito, è il vero uomo in più dell'Inter di quest'anno, sempre meno "pazza" e sprecona quanto invece cinica, aggressiva, tenace, capace di avventarsi senza scrupoli sulla predestinata preda. Una vera mutazione genetica che non va però a scapito della creatività e della classe, non del gioco offensivo, se ci sono talenti come l'olandese a interpretarlo.

La mezz'ala di Utrecht non è una scoperta di quest'anno per gli appassionati di calcio italiani: chi lo ha visto sfrecciare in campo a Berna agli Europei 2008, perforando con la maglia oranje la difesa azzurra in una partita che finì 3-0 per l'Olanda lo ricorda fin troppo bene (fece anche un gol dei suoi, una bordata dalla distanza di bellissima fattura). Sneijder è un acquisto che si è rivelato incredibilmente azzeccato per l'Inter: un'altra scommessa vinta da Mourinho, che lo ha fortemente voluto per dare alla squadra quella creatività, quella brillantezza e quelle soluzioni che ancora le mancavano per diventare a tutti gli effetti una grande del calcio europeo.

Una scommessa che in apparenza avrebbe anche potuto sembrare azzardata, visto che il Real Madrid di Florentino Perez lo aveva messo alla porta nel gran valzer di cambiamenti che hanno preparato l'era dei nuovi Galattici (poi miseramente eliminati dalla Champions agli ottavi dal Lione). Un'operazione che non depone certo a vantaggio della dirigenza madridista, che si è privata anche di quell'Arjen Robben che sta trascinando il Bayern Monaco ai vertici dell'Europa che conta. Sacrificato appunto alla burrascosa campagna acquisti di Perez (che ha portato a Madrid Kakà, Cristiano Ronaldo, Benzema, Xabi Alonso e altri), dopo un'annata sfortunata e gravata da un infortunio a un legamento che gli è costato mesi di stop, Sneijder ha cambiato la vita dell'Inter di Mourinho. I suoi gol, i suoi calci di punizione, i suoi splendidi assist, il lancio illuminante per Eto'o contro il Chelsea, la rasoiata decisiva contro il Cska Mosca hanno consentito ai nerazzurri quel salto di qualità di cui aveva bisogno anche in Europa.

Sneijder ha un sito internet ufficiale dove annota tutto quello che lo riguarda, comprese naturalmente le tappe fondamentali della carriera calcistica: 2 febbraio 2003, il debutto ufficiale con la prima squadra dell'Ajax; il 13 aprile 2003, il primo gol con la maglia dell'Ajax nella partita di Champions League contro gli austriaci dell'AK Graz; il 30 aprile 2003 il debutto nella nazionale olandese, il 12 agosto 2003 il primo gol in campionato contro il Nac Breda; il 4 settembre 2006, la nascita del primo figlio Jessey; il 15 agosto 2007, il debutto con la maglia del Real Madrid; il 29 agosto 2009, il debutto con la maglia dell'Inter.

Il momento magico di Sneijder riguarda anche la sua vita privata. L'olandese, con un divorzio alle spalle, si è fidanzato con una modella e presentatrice televisiva, Yolanthe Cabau Van Kasbergen, con la quale è stato perfino paparazzato in un attimo di passione dalle telecamere di un parcheggio sotterraneo, e si sposerà con lei nel Chianti senese nel mese di luglio.
Prima però lo aspetta il confronto più impegnativo della carriera, quello con il 10 blaugrana Leo Messi. Il popolo interista incrocia le dita, sognando un'altra magica serata di calcio e il colpaccio nella tana dei campioni d'Europa, che faranno di tutto per agguantare la "remuntada"
Le foto di Wesley Sneijder.
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