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I suoi successi più prestigiosi alla guida della Nazionale furono il titolo europeo del 1968 e appunto il secondo posto nel mondiale messicano. Restò alla guida della nazionale fino ai mondiali di Germania del 1974, quando entrò in rotta di collisione con il centravanti della Lazio Giorgio Chinaglia che lo contestò platealmente per averlo richiamato in panchina durante un incontro. Lasciata la nazionale, tornò ad allenare per qualche tempo squadre di club: tre anni a Verona, quindi Roma e Fiorentina nella stagione 1984/85.