DOSSIER

 
 
 
SPECIALE EURO2008 Austria - Switzerland
La cronaca Le partite
 
HOME DEL DOSSIER
News
L'Europunto di Gigi Garanzini
Le nazionali in gara
I campioni più attesi
Gli stadi di Euro 2008
Sport e tecnologia
Europei nella storia

1980: secondo europeo italiano, seconda vittoria tedesca

di Flavio Suardi

commenti - |  Condividi su: Facebook Twitter|vota su OKNOtizie|Stampa l'articoloInvia l'articolo|DiminuisciIngrandisci

Nel 1980 l'Italia ospita per la seconda volta nella sua storia una fase finale dei campionato Europei, ma a trionfare è la Germania Ovest, che bissa il successo del 1972 riscattando, di fatto, la sconfitta in finale contro la Cecoslovacchia nel 1976.

Poche sorprese nelle qualificazioni a cui partecipano 32 nazionali suddivise in sette gironi (3 da 5 squadre e 4 da 4 squadre). Praticamente tutte le Nazionali di un certo peso riuscirono a conquistare la qualificazione alla fase finale. L'Inghilterra riuscì a vincere sette partite su otto, Spagna e Germania Ovest superarono agevolmente i loro impegni. Solo i vicecampioni del mondo dell'Olanda soffrirono più del previsto, vincendo a fatica l'ultima partita contro la Germania Est. Passarono il turno anche Belgio e Cecoslovacchia, sconfiggendo rispettivamente Scozia e Francia. L'unica sorpresa fu l'eliminazione dell'Urss, che mancò la qualificazione a vantaggio della Grecia nel gruppo 6. Per gli ellenici si trattava della prima qualificazione alla fase finale di una competizione internazionale.

Italia già qualificata - Gli azzurri, già qualificati in quanto Paese organizzatore, furono inseriti nel gruppo 2 della fase finale, assieme a Belgio, Inghilterra e Spagna. Per la prima volta nella storia del campionato europeo, partecipano alla fase finale otto squadre, divise in due gruppi. I primi due turni del gruppo A vennero giocati a Roma e Napoli, mentre quelli del gruppo B a Milano e Torino. Le sedi vennero poi invertite tra i due gironi per l'ultimo match. Vi furono anche degli incidenti, causati dagli hooligans inglesi prima della partita tra Inghilterra e Belgio, più in generale l'Italia attraversava un periodo piuttosto particolare della sua storia calcistica. Lo scandalo del calcioscommesse era ancora fresco, con Bearzot che aveva dovuto fare a meno, tra gli altri, di Bruno Giordano e Paolo Rossi. Questo portò ad una manifestazione la cui cornice di pubblico fu modesta: nonostante il buon risultato ai mondiali del 1978 in Argentina, la gente era ancora troppo scossa dalla portata dello scandalo per avvicinarsi con fiducia al calcio.

La Germania Ovest si aggiudica il gruppo 1, davanti a Cecoslovacchia, Olanda e Grecia, mentre nel gruppo 2 è il Belgio a precedere l'Italia per maggior numero di gol segnati: subito dietro Inghilterra e Spagna. Il portiere Schumacher, il terzino destro Kalz, il libero Stielike, le mezze punte Schuster e Muller, oltre agli attaccanti Rummenigge e Allofs, sono le stelle di quella Germania Ovest che fa esordire nella gara contro l'Olanda un giovane che avrebbe tenuto banco ancora per una quindicina d'anni. Lothar Matthaus.

Ma a decidere la finale dell'Olimpico con il Belgio dell'estroso portiere Pfaff è il centravanti dell'Amburgo Horst Hrubesch, che realizza una doppietta con il gol vittoria ad un minuto dalla fine. Ancora Matthaus.

Per il calcio italiano, ancora sconvolto dalla vicenda scommesse, la delusione è cocente: gli azzurri di Bearzot non vanno oltre lo 0-0 in semifinale contro il Belgio e devono dunque accontentarsi della finale per il terzo e quarto posto a Napoli contro la Cecoslovacchia. Dopo l'1-1 nei tempi regolamentari e nei supplementari, si va ai calci di rigori, con una lotteria davvero estenuante. Il diciassettesimo penalty tocca a Fulvio Collovati, che però sbaglia.

Il personaggio: Horst Hrubesch (Hamm 17 aprile 1951)
Ha militato nel Rot-Weiss Essen, nell'Amburgo, club con cui vinse la Coppa dei Campioni nel 1983, nello Standard Liegi e nel Borussia Dortmund. Hrubesch era approdato in nazionale relativamente tardi, a 28 anni, ma due anni più tardi avrebbe segnato il rigore che sarebbe valso alla Germania Ovest la partecipazione alla finale della Coppa del Mondo del 1982. Per sua stessa ammissione, tuttavia, il trionfo europeo, rimane il punto più alto della sua carriera agonistica. Tra l'altro, Hrubesch venne convocato in nazionale a causa del grave infortunio occorso a Klaus Fischer, che si fratturò una gamba prima della rassegna. Hrubesch era proprio il suo sostituto naturale, in un modulo che prevedeva l'utilizzo di un centravanti-boa affiancato da due attaccanti di supporto del calibro di Klaus Allofs e Karl-Heinz Rummenigge. A centrocampo la Germania schierava Bernd Schuster e Hansi Müller, senza considerare la spinta di Manfred Kaltz ed Hans-Peter Briegel che ne facevano una squadra assai offensiva.

Con la Germania Ovest giocò relativamente poco, dal 1980 al 1982, andando a segno sei volte su ventuno partite. Fece parte della rosa del vittorioso campionato d'Europa 1980 e del campionato del mondo 1982 in cui la Nazionale tedesca perse in finale contro l'Italia. Ai mondiali di calcio segnò una rete al primo turno contro l'Austria e il rigore decisivo contro la Francia in semifinale dopo il 3-3 dei 120 minuti di gioco. Dopo essersi ritirato, allenò dal 1986 al 1988 il Rot-Weiss Essen e nella stagione 1994-1995 la Dinamo Dresda.

RISULTATI
0
0 VOTI
Stampa l'articoloInvia l'articolo | DiminuisciIngrandisci Condividi su: Facebook FacebookTwitter Twitter|Vota su OkNotizie OKNOtizie|Altri YahooLinkedInWikio

L'informazione del Sole 24 Ore sul tuo cellulare
Abbonati a
Inserisci qui il tuo numero
   
L'informazione del Sole 24 Ore nella tua e-mail
Inscriviti alla NEWSLETTER
Effettua il login o avvia la registrazione.
 
 
 
 
 
 
 
Cerca quotazione - Tempo Reale  
- Listino personale
- Portfolio
- Euribor
 
 
 
Oggi + Inviati + Visti + Votati
 

-Annunci-