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12 novembre 2008


Quando il gossip travolge lo sport
di Carlo Genta

Non si sa più come arginare l'onda del calcio (facciamo pure dello sport tutto intero) che tracima nel gossip. Allora tanto vale arrendersi e lasciarsi travolgere. Oppure staccare ogni contatto e andare sull'isola immaginaria di quelli che non contano e non sanno un tubo. Niente tv, niente internet o radio – e parliamo contro il nostro interesse -, niente giornali. Naufraghi della comunicazione e senza telecamere a bordo. A voi la scelta. Sfogliando la Gazzetta di oggi. Faletti ospite a Vinovo: «Del Piero è il mio idolo». Vabbè. Pagina 5: «Reginaldo e Canalis, fine di un amore». Segue resoconto dettagliato sulla genesi della catastrofe, da cui si sospetta che lui abbia fatto un po' il cascamorto in giro e lei gli abbia mollato il due di picche. Chiude la mitica Eli confessando che «esteticamente mi piacciono i neri, spesso li trovo più sexy…». Sotto c'è un box: Tapiro Borriello. «Con Belen devo chiarire». Foto dell'attaccante del Milan che riceve l'ambita statuetta (e non pensiate che non lo sia!) e spiega che quando quella extraterrestre della fidanzata – le umane non possono essere così… - rimpatrierà dall'isola, ci sarà un duro confronto di spogliatoio tra le mura domestiche. Si va avanti con il Lula Day dei milanisti do Brazil, ma ne parliamo dopo. Pagina 10 tutta per il gossip da campo. «Nuovo giallo Adriano. Allenamento saltato. Mourinho furibondo». Leggi e scopri che il discolo aveva la febbre, ma ha avvertito tardi. E se il ducetto di Setubal ha davvero dato i numeri, nessuno l'ha visto o sentito. Forse solo immaginato. Scoprirai poi che ieri pomeriggio Adri si è allenato anche se a parte. Quindi non era proprio moribondo e non deve averla fatta poi così sporca. Avanti Savoia. Pagina 15 e vieni a sapere da Mazzarri, allenatore della Sampdoria, «non so perdere. Se succede il lunedì mi frusto». Gli esteri sono dedicati al metodo-Guardiola al Barcellona (ma ne abbiamo parlato una settimana fa…), a Messi che si è messo a giocare da fenomeno, non perché lo è davvero, ma perché ha incominciato a mangiare molto pesce (!?!) e a Sergio Ramos che ha cominciato a giocare da brocco e cattivo (ha appena festeggiato l'ottava espulsione in quattro anni di Real Madrid) in quanto distratto dalle difficoltà economiche: avrebbe perso 3 milioncini nel crack della Lehman Brothers. Ma si è pure regalato la villa che fu di Ronaldo, 4 milioni. Aperta la raccolta di sottoscrizioni per soccorrere economicamente lo sfortunato giocatore… Finita? Macchè. C'è Costacurta che spiega di aver rifiutato in estate la panchina del Pisa perché impegnato a fare il mammo, aggiungendo che «avrei dovuto dire no anche al Real in quel momento» (pagina 20). E poi a spasso per gli altri sport scopri che Cipollini vince una causa contro la Dagospia, Roberto d'Agostino. Che Juan Hernandez, apertura dell'Argentina del rugby, è nipote di quel Patricio che fu meteora del nostro calcio anni Ottanta e che tra gli "Altri mondi", c'è Raffaele Morelli, psicoterapeuta, che presenta il suo ultimo libro e raccomanda "Fate l'amore, non guardate cattiva tv". Anche perché da soli non ci saremmo mai arrivati.

Chiudi il giornale rosa e pensi, congiuntura sfortunata. Forse la maledizione della prima metà di settimana dispari (quella nella quale non c'è la Champions League). È con fiducia che ti avvicini a siti e agenzie della sera. Per scoprire che anche a Gigi Buffon è venuta la "costacurtite": presenta la sua biografia con il suo piccolo Louis Thomas e dice «Il futuro è qui tra mie braccia». Decisamente troppo zucchero, ma sempre meglio della presentazione contemporanea della biografia (altra mania che meriterebbe un capitolo a parte…) di Antonio Cassano che rivela: «Ho avuto tra le sei e le settecento (700!!!) donne, venti delle quali appartenenti al mondo dello spettacolo». Bravo Antonio, ma sappi che Wilt Chamberlain, gigante del basket americano scomparso qualche anno fa, è lontano: lui dichiarò di averne avute più di mille… Mica finita, dato che poi avresti anche a seconda dei gusti, Posh Spice che seguirà il maritino Beckham al Milan per gelosia, cioè per impedirgli di fare troppo il furbetto. E l'ex moglie di Abramovich che confessa: «La vita con Roman non è stata una favola». E quella attuale di Gerrard che si rifà le tette. C'è perfino la magnifica Ana Ivanovic che fa outing e confessa che dagli Us Open esce con il collega di racchetta spagnolo Fernando Verdasco, e che «lui è un gran ragazzo e io sono felice». Basta così, ma potremmo continuare ancora a lungo. Su tutte queste storie ci abbiamo semplicemente sbattuto il naso in un mercoledì qualunque senza nemmeno andarle a cercare. Oggi, volendo, sarà lo stesso.

La domanda è sempre quella: ma chi te lo ha chiesto? E poi: sul serio interessa a qualcuno spiare tra letti, divani, culle e mutande degli sportivi? Una risposta ce l'avremmo. E non c'è da stare allegri.

Quindi, dato che dobbiamo mangiare, ci adeguiamo, rivelandovi i veri motivi della Berlusconi-Lula-Milan connection. Come sapete il Cavaliere si è portato solo i suoi brasiliani a Roma per farli incontrare con il presidente loro. Qualcuno ha reagito con ironia di parte (l'interista La Russa: «Chiederò perché solo i brasiliani del Milan e non anche quelli dell'Inter…») o con dure reprimende da campo avverso (il solito Cento, verde di rabbia: «È un evidente conflitto di interesse nei confronti degli altri brasiliani che giocano in Italia»).

  CONTINUA ...»

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