Otto tendenze per immaginare i prossimi dieci anni dell’It.
Le ha studiate e definite Gartner in un rapporto reso pubblico di recente, rapporto che prende atto che siamo nel bel mezzo della costruzione di un mondo digitale, partita nel 1980 con l’avvento del Pc: i primi 30 anni hanno visto l’introduzione massiccia delle tecnologie nelle imprese; i prossimi 30 vedranno la tecnologia diventare sempre più pervasiva, arrivare a ogni individuo e in ogni settore della società civile e avere un impatto enorme nel modo stesso di operare delle aziende.
Gartner prevede un riequilibrio del potere tra grandi aziende e consumatore e tra fornitori e clienti, che significherà per tutte le organizzazioni affrontare importanti sfide a livello di dimensioni e di settore di attività. L’agilità dell’organizzazione diventa sempre più un fattore critico; un problema per molte aziende ancora fortemente condizionate dai sistemi legacy. Acquista sempre più importanza l’etica (il consumatore chiede alle imprese di operare come “buoni cittadini”), mentre all’orizzonte s’avanza una schiera di imprenditori capaci di andare al di là dei modelli di business tradizionali e di affermarne di nuovi. Vediamo in sintesi quali sono le otto tendenze definite da Gartner.
Le prime due riguardano i due concetti di “commoditisation” (l’It diventa una commodity) e di “consumerisation” (l’It diventa merce di consumo), basati sul dato storico della forte espansione del Pc e di Internet. Qui all’equilibrio delle forze tra produttori di tecnologia, utenti business, consumatori e la pubblica amministrazione concorrono l’accesso affidabile alla banda larga e la connettività wireless ubiqua, le piattaforme a basso costo, facili da usare, capaci di operare, siano esse fisse o portatili, con una vasta gamma di tool e applicazioni, e i contenuti. In questo quadro, il Pc assume il ruolo di nucleo principale della rivoluzione It nelle case.
Tra gli impatti maggiori di questi due fenomeni, la commoditisation del Pc che abilita nuove architetture per l’azienda, e la spinta verso l’agilità e l’aggiornamento dei sistemi legacy.
Le tendenze 3 e 4 riguardano le architetture e la virtualizzazione. La domanda di capacità infrastrutturale aumenterà
cento volte da qui al 2015. Per 40 anni, è stata dominante la tecnologia architetturale. Il cambiamento è dovuto in gran parte alla commoditisation del Pc. La tendenza forte è verso tera-architetture che si combina con la tecnologia di virtualizzazione per costituire sistemi altamente distribuiti da molti componenti a basso costo.
La virtualizzazione rompe il legame diretto, esistito per molti anni, tra il dispositivo fisico e il suo utilizzo, permettendo livelli maggiori di utilizzo, grazie all’incremento di efficienza e flessibilità. Il tutto è l’ideale supporto all’impresa del tempo-reale.
Le tendenze 5 e 6 prendono in considerazione nuovi modelli di sviluppo e acquisizione e di delivery.
Gartner prevede che il movimento dello sviluppo del software verso i servizi significhi l’abbandono delle applicazioni monolitiche, e con essa della posizione dominante tenuta in questi anni dai principali fornitori di software. Il modello più in auge oggi è quello che considera il software alla stregua di un prodotto, con il pagamento anticipato di una licenze d’uso. La tendenza per il futuro, già molto visibile oggi, è invece quella di offrire il software come servizio, facendolo pagare “a consumo”. I fattori coi quali fornitori di software e di servizi It dovranno fare i conti sono i margini più ridotti, la definizione di Sla (service level agreement) in base a considerazioni relative più al business che alle tecnologie, nuovi modelli di go-to-market che si affidano meno alle forze di vendita dirette, infine la difficoltà di “educare” la comunità finanziaria rispetto ai nuovi modelli di business e, di conseguenza, giustificare il loro impatto su profitti e perdite aziendali.
Contestualmente alla crescente disponibilità di banda larga a costi sempre più bassi, diminuiranno molti dei motivi che giustificavano installazioni di dispositivi a livello locale. Questo apre la strada a una nuova era, denominata “utility-style computing”, nella quale molte imprese sceglieranno di acquistare accessi a servizi condivisi su un dispositivo remoto.
Le tendenze 7 e 8 prendono in considerazione due concetti, comunità e collaborazione, di cui si parla molto. Con la commoditisation e la consumerisation si è introdotto non solo un cambiamento rivoluzionario dell’It in azienda, ma anche un cambiamento negli stili di vita, in particolare nel modo di interagire tra le persone. Gartner prevede che da qui al 2010, il 70% della popolazione dei paesi sviluppati spenderà 10 volte di più per interagire quotidianamente con persone di tutto il mondo all’interno del mondo digitale. La casa si trasforma in una “docking station” per un’esistenza sempre più contrassegnata dal supporto dell’elettronica. Nuove comunità che condividono liberamente informazioni di ogni tipo acquistano media pubblicitari e radio-televisivi. Reti di marketing, informazioni di feed-back su prodotti e servizi, hanno rappresentato la base sulla quale muovere dalle transazioni alla partecipazione e all’interazione; un modello abilitato da alcune tecnologie come Ajax di Ibm, ma genericamente conosciute come “Web 2.0”.
Questo scenario prevede due sfide per aziende: tradurre queste grandi reti di comunità in contatti e valore professionali, definire linee guida per l’interazione dei dipendenti in regioni e culture diverse, e per la privacy e la riservatezza in queste comunità virtuali.
Infine, nelle aziende la sensibilità per l’ambiente e i comportamenti etici si affermano molto lentamente. Il potere crescente e la capacità di diffondere il loro pensiero rendono il messaggio delle comunità più efficaci e influenti rispetto a regole formalizzate e a interventi governativi. La semplice adesione alle norme alla lunga non sarà sufficiente, i consumatori rigetteranno i parametri storici per assumere parametri di giudizio standard etici contemporanei. Le referenze “verdi” saranno, per aziende e produttori, un fattore critico di successo, accelerando il cammino verso l’It “verde”, pienamente compatibile con l’ambiente.