20 ottobre 2006 |
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Di Benedetto (Philips): «La nostra scommessa è tutta sul flat tv»di Gianluigi Torchiani |
Dopo la pubblicazione dei dati sul secondo trimestre 2006, che hanno evidenziato un aumento delle vendite del 10% ma una crescita dell'utile netto leggermente inferiore alle attese, Philips punta decisamente sul flat tv per superare la concorrenza nel mercato dell'elettronica di consumo.
Ce l'ha confermato.
Dottor Di Benedetto, la stessa Philips ha definito i suoi risultati nel settore Consumer appena come soddisfacenti. Qual è la situazione reale di questo mercato?
La crescita è definita come soddisfacente perché se il settore consumer ha visto una buona crescita dal punto di vista del fatturato, ovvero intorno al 17%, dal punto di vista dell'utile operativo (Ebit) siamo un pò sotto pressione dal lato dei margini di guadagno. Questo trimestre abbiamo infatti registrato un Ebit di 45 milioni contro i 62 dell'anno passato.
Anche Philips Ce Italia si colloca su questi numeri?
No, la nostra crescita è decisamente più sostenuta rispetto a quella internazionale, abbiamo riscontrato a un incremento attorno al 33%, spinti soprattutto dal mercato del flat tv, che nel mese di maggio è cresciuto dell'83% in quanto a vendite e del 70% di fatturato rispetto allo stesso mese dell'anno precedente.
Esiste un effetto del Mondiale appena concluso su questi numeri?
Sicuramente sì, anche se non bisogna dimenticare che l'incremento era comunque in atto. Diciamo che secondo noi il solo fattore Germania 2006 (dove Philips aveva l'esclusiva della sponsorizzazione) ha portato un aumento di circa il 20% delle vendite. Anche il sorpasso dei tv al plasma o a cristalli su televisiori a tubo catodico (Crt) è ormai cosa fatta: il 75% del fatturato in questo settore deriva i modelli piatti che, anche se di poco, hanno superato quelli con tecnologia Crt anche dal punto di vista numerico.
Il ribasso dei prezzi del settore Lcd non ha certo giovato all'utile operativo dell'azienda. Quali sono le strategie di Philips per questo settore?
È vero, a causa della pressione sui prezzi la joint venture con Lg (Lg.Philips) ha accusato delle perdite abbastanza pesanti, come si dice in questi casi (85 milioni di euro, ndr). Comunque, nonostante le difficoltà, cercheremo di rimanere competitivi anche su questo mercato.
Il settore dell'intrattenimento portatile è un qualcosa su cui Philips intende ancora puntare?
Senz'altro sì. Già a settembre dovremo uscire fuori con alcune novità, che rappresenteranno però più un rinnovamento di gamma che delle vere e proprie innovazioni tecnologiche. Come mai questa scelta? In un mercato come questo l'importante è essere in linea con la tecnologia, i nostri punti di forza in queto campo saranno la qualità e l'ampia disponibilità di gamma.
Dove si concentrerà la ricerca Philips nei prossimi mesi?
I settori saranno sempre quelli del nostro Core business. Il Flat tv, dove il successo del nuovo sistema Ambilight ha creato le premesse per il boom di vendite descritto prima, e la riproduzione video. Nell'ambito della telefonia cordless, nei prossimi mesi partirà la campagna pubblicitaria per Philips Messenger, realizzato insieme a Microsoft, che permette agli utenti di effettuare chiamate gratuite tramite Internet.
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