I blogger hanno da oggi un motivo in più per rendere interessanti i propri post. Dada, il portale italiano di social network, ha lanciato Friend$, un servizio che permetterà agli utenti iscritti nei Personal space di Dada di guadagnare grazie agli annunci Google che compariranno sulle proprie pagine. Per favorire la diffusione di questo tipo di pubblicità, Friend$ premierà infatti la frequenza delle visite registrate su ogni singolo Personal space (che sono degli spazi in cui le persone condividono testi, foto, ecc). Perciò ogni click esterno si tradurrà automaticamente in più denaro per l’utente, e inoltre si potrà guadagnare anche in base agli accessi nei personal space degli amici “invitati” al programma. La novità assoluta di Friend$ sta nel fatto che, una volta raggiunta una somma minima (nel sito di Dada si fa l’esempio di 100 dollari), non si vinceranno semplici promozioni o un qualche accesso a dei contenuti speciali ma dei soldi reali. Il pagamento sarà infatti effettuato dalla stessa Google, che accrediterà l’importo nel modo scelto dall’utente (assegno, bonifico). Insomma, più si riuscirà a costruire un proprio spazio multimediale originale, capace di attrarre visitatori, più ci sarà la possibilità di guadagnare qualcosa. Con questo annuncio Dada, una società controllata da Rcs, conferma l’interesse che il portale ha manifestato per il fenomeno del social networking sin dai tempi della nascita del portale SuperEva nel 2004. Da allora l’idea che Internet sia lo spazio più adatto per rendere partecipi le altre persone delle proprie esperienze e della propria visione del mondo ha fatto passi da gigante: basti pensare al successo di You Tube, il sito di condivisione di video nato quasi per gioco e acquistato recentemente da Google per diversi miliardi di dollari. Oppure al fenomeno dei blog, veri e propri diari on line che in alcuni casi registrano migliaia di contatti quotidiani. Quello che mancava, forse, era una chiave per sfruttare al meglio questo “movimento” da un punto di vista commerciale: i puristi del web storceranno al naso, ma offrire al pubblico una piccola parte dei guadagni in cambio di pubblicità, potrebbe davvero rivelarsi un’ottima trovata.