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Nortek, la sfida tra design e hi-tech dell'elettronica italiana

di Mario Cianflone

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22 marzo 200

Design italiano in una tecnologia dal prezzo abbordabile. Questa è in sintesi la strategia di Nortek. Una delle pochissime realtà italiane attiva nell’elettronica di consumo e nel digital life style.
«Abbiamo giocato le nostre carte - dice Marco Viale, presidente e amministratore delegato della società emiliana - sul design per dare ai nostri prodotti, che siano un lettore Dvd, un player Mp3 o una macchina fotografica un’impostazione personale, un look riconoscibile a prima vista. La nostra brand awarness è sul design».

Nortek, che ha sede a Bologna, non agisce apponendo un mero marchio su apparecchi indifferenziati costruiti da terzi, bensì progetta e disegna da sola i propri prodotti per dare loro una riconoscibilità, un design apprezzabile senza però puntare sul lusso: i listini restano sempre abbordabili e la qualità è migliorata rispetto ai primi Made in Nortek apparsi qualche anno fa negli scaffali della grande distribuzione. Ed è proprio la Gdo il terreno più importante.
«In Cina abbiamo uno staff di 25 persone con ben 11 ingegneri cinesi. Siamo tra i pochi ad agire così. In realtà, più che un’azienda italiana con attività all’estero ci consideriamo una vera e propria piccola multinazionale. Abbiamo uffici a Hong Kong e siamo presenti in europa dove lavoriamo con partner che effettuano lo stampaggio di materiali plastici e assembliamo i prodotti in impianti del vecchio continente. In questo modo otteniamo anche vantaggi di ordine economico».
Infatti, montare in Ungheria un tv Lcd, assemblando pannello e sintonizzatore è conveniente perché si risparmiano i dazi sui tuner (14%)
«L’obiettivo per il 2007 - spiega Viale - è incrementare il fatturato conseguito all’estero del 25-30%, in modo che il nostro business "multinazionale" diventi preponderante. Ed è per questo che puntiamo, come nel caso della filiale di Barcellona sulle sedi fuori dall’Italia potenziando le rispettive reti di vendita».
Il controllo del canale di vendita è fondamentale per il successo di un’azienda. «Noi vogliamo costruire reti di vendita nostre, appartenenti a Nortek che abbiano la capacità di fare leva sulle grandi catene di distribuzione. Una rete di agenti consci e orgogliosi della missione di vendere Nortek».
La campagna di espansione all’estero della società è partita dalla Spagna e mira al resto dell'Europa e all'Oriente «Siamo – dice Viali – gli unici italiani presenti in Giappone e in Corea. E vendiamo negli Usa grazie a un accordo con Sequel City».
La crescita di Nortek è stata impressionante: dai sei milioni di euro di fatturato del 2003 ai 45 del 26 fino a un target di 55 milioni per l'esercizio fiscale in corso. E la strategia di sviluppo passa anche dall’ingresso in mercati dalle grandi rispettive, come quello dei navigatori che mostra progressioni di crescita del 200% anno su anno. Nortek ha da poco lanciato un proprio Pdn, Personal navigation device, ma qui la partita è davvero dura: nel settore a sfidare il leader TomTom sono entrati anche i grandi nomi storici dell’elettronica e i player dell’informatica di massa.

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