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Windows Vista: numeri, dubbi e reazioni dopo il grande debutto

di Gianni Rusconi

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12 marzo 2007

Speciale Windows Vista

Il dibattito è aperto, da tempo: che impatto avrà il nuovo sistema operativo della Microsoft sul mercato dei personal computer? Una risposta significativa, ma non per questo valida in senso assoluto, è arrivata nei giorni scorsi da una società di ricerche giapponese, tale Bcn: nel Paese del Sol Levante Windows Vista avrebbe trainato la ripresa delle vendite di pc, in calo da un anno. Dell'1,2% la crescita aggregata in febbraio di domanda nel confronto sui dodici mesi relativo, con incrementi del 9% per quanto riguarda il settore dei notebook e un calo del 13,8% per i computer desktop. Dati che non danno l'idea di una corsa sfrenata all'acquisto in stile console per videogme ma è anche troppo presto per tirare conclusioni sul reale "appeal" del nuovo software sugli utenti.
Una seconda domanda che interessa tutta l'industria It è la seguente: quali sono le prime risposte del mercato in seguito al doppio annuncio (fine novembre per la versione business e fine gennaio per quelle consumer) di Vista? Per le aziende i primi riscontri furono molto buoni e Bill Gates, di recente, si è dichiarato del tutto entusiasta per il credito che il prodotto ha già guadagnato anche sul mercato consumer, sia dal lato dei vendor di pc che da quello degli utilizzatori finali del prodotto. Vista, parole testuali del capo carismatico della Microsoft, sta avendo una "reception incredibile e le recensioni che abbiamo circa l'affidabilità del software sono fantastiche, superiori alle aspettative". Il Ceo di Microsoft, Steve Ballmer, parlando qualche settimana addietro a New York con gli analisti finanziari, ebbe però a dire che le prime stime di ricavo associabili al nuovo sistema operativo potevano essere state gonfiate. Più precisamente il numero due del gigante del software definì "eccessivamente aggressive" le previsioni degli analisti circa i profitti associabili alle vendite di Windows Vista per l'esercizio fiscale 2008, le cui linee guida verranno ufficializzate dalla società di Redmond solo il mese prossimo. Ballmer non ridimensionò il ruolo di Vista nell'economia del business futuro di Microsoft ma chiarì come il sistema operativo, pur creando una piccola impennata della domanda di pc fra 2007 e 2008, non avrebbe portato a un grosso incremento dei tassi consolidati di crescita. Per dirla in soldoni, ed esternazioni di Gates a parte, i vertici di Redmond sono alla fine confidenti che il nuovo sistema contribuirà soprattutto a mantenere lo "status quo" del cash flow generato dai prodotti Windows (che producono oltre 75 centesimi di utile lordo su ogni dollaro fatturato), che Microsoft impiega per supportare la propria avanzata in altri settore ritenuti strategici, come quello dei lettori multimediali (con lo Zune anti iPod) e quello dei servizi Internet (contro Google). In ogni caso l'aumento stimato, e ancora da confermare, delle vendite delle varie versioni di Windows sembra possa variare dall'11% al 12% rispetto a quelle nell'ultimo anno fiscale, che nelle casse della società hanno portato la bellezza di 13,2 miliardi di dollari (circa 10 miliardi di euro).
Al momento del rilascio di Vista, Microsoft "assicurò" tutti che i consumatori sarebbero migrate al nuovo software più velocemente di non quanto fatto con i precedenti aggiornamenti di Windows. Stando ai dati raccolti da un'autorevole società di ricerche di mercato americana, la Npd Group, il numero di copie di Vista acquistate nelle prima settimana di vita del prodotto è stato inferiore del 59% rispetto a quello fatto segnare da Windows Xp nell'ottobre 2001. Del 32%, invece, è stata la flessione in termini di ricavi. Ma ci sono altri numeri su cui riflettere. Primo: nella prima settimana di febbraio, i dati sono sempre della Npd, le vendite di pc negli Usa sono cresciute del 67% rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente. Secondo: i pacchetti Windows venduti nel periodo considerato sono stati cinque volte superiori a quelli consegnati nel 2006. Terzo: la versione più ricca di funzionalità di Vista, la Ultimate Edition, ha coperto il 30% della domanda e portato di conseguenza il prezzo medio di vendita di Vista a 207 dollari, il 65% in più di quello raggiunto da Windows Xp nella sua prima settimana di presenza nei negozi. Cosa dicono quindi questi dati? Suggeriscono, a detta degli analisti di Npd, che i consumatori hanno recepito il messaggio secondo cui è necessario disporre di un computer di elevato profilo per sfruttare al meglio le nuove funzionalità di Vista e che solo una parte di questi ha deciso di aggiornare in proprio i vecchi pc al nuovo Os. E sembrano confermare anche che Microsoft punterà molto sulle vendite della versione hi-end di Vista, quella che garantisce i maggiori volumi in termini di fatturato.

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