Se si tratti di una vittoria di Pirro è ancora per presto per dirlo, ma quel che è certo che Google ha pagato un conto salatissimo per battere Microsoft nella corsa all'acquisizione di Doubleclick, una delle più importanti concessionarie al mondo per la vendita di pubblicità online: per vincere la contesa la compagnia di Mountain View ha dovuto mettere sul piatto 3,1 miliardi di dollari, il doppio di quanto sborsato negli scorsi mesi per l'acquisizione di You Tube, e almeno un terzo in più dell'offerta finale della multinazionale fondata da Bill Gates.
In poche parole, si parla del più grande investimento mai fatto da Google ma, questa volta, i mercati hanno reagito in maniera piuttosto negativa alla notizia, e il titolo ha perso oltre l'1% a Wall Street: l'operazione viene ritenuta dagli analisti finanziari troppo onerosa, considerato anche che il giro d'affari di Doubleclick nel 2006 è stato di "appena" 150 milioni di dollari. Ma anche questo costosissimo shopping ha una sua spiegazione: Google ha voluto evitare a ogni costo l'ingresso di Microsoft nel settore della pubblicità on line. Un mercato cresciuto del 36% nel 2006 e che vale a livello mondiale la bellezza di 28,8 miliardi di dollari, e che, soprattutto, rappresenta da tempo il vero e proprio "core business" per Google.
In quest'ottica la cifra elevata sborsata per Doublecklick (che era stata rilevata nel 2005 dal fondo di private equity Hellman & Friedman per 1,1 miliardi) potrebbe risultare alla lunga vincente da un punto di vista strategico: Doubleclick è infatti specializzata nel settore dei banner pubblicitari e può vantare una fitta rete di relazioni nel mondo del web, con clienti del calibro di Nike, Motorola, e Coca Cola. Google invece ha la leadership negli annunci testuali, e dopo questa folle spesa, può pensare a una combinazione dei due tipi di advertising che possa ulteriormente incrementare le sue entrate.