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Sony: «Ecco come vinceremo la sfida dell'alta definizione»

di Gianni Rusconi

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2 aprile 2007

Fujio Nishida, Presidente di Sony Europe, ha una convinzione ben precisa, che la sua società ha un'unica missione da compiere: diventare il primo brand di prodotti di digital entertainment in Europa. Cavalcando, manco a dirlo, la rivoluzione dell'alta definizione, in campo consumer come in quello professionale. Aprendo i lavori della Media Experience 2007, il numero uno della multinazionale nipponica nel Vecchio Continente ha espresso un concetto assai esplicito: "Sony è l'alta definizione e l'alta definizione è Sony. Siamo l'unica compagnia in grado di offrire ai professionsiti come ai normali consumatori un range completo di soluzioni per creare, editare, archiviare e condividere contenuti digitali in formato Hd".
L'alta definizione in casa Sony è comunque ben più di un marchio da apporre a televisori, videocamere e sistemi di home theatre: è il fattore chiave per lo sviluppo del business. Nel 2005 l'incidenza dei prodotti Hd sulle vendite globali della Corporation era del 30%, nell'esercizio fiscale 2008 salirà al 70%. Per raggiungere questo obiettivo Sony metterà in campo le sue varie anime, quella dell'elettronica di consumo, quella della divisione Computer Entertainment, che vende i notebook e i pc media center Vaio e la Playstation, e quella della Pictures Home Entertainment, l'unità che produce film e giochi.
In questa scommessa all'insegna dell'alta definizione giocheranno ovviamente un ruolo fondamentale i prodotti, e i in particolare i televisori Lcd della famiglia Bravia (2,5 milioni le unità vendute nel 2006), la nuova console di gaming, le camere digitali Cybershot, le nuove handycam Hdv e Avchd e i lettori Blu-Ray (Sony ha in essere accordi con sette delle otto major di Hollywood per i titoli basati sul nuovo formato per i Dvd video). La "novità" dell'ultima ora è quindi più che altro di natura tattica: Sony, la scommessa di cui sopra, vuole vincerla su due fronti: quello del mercato consumer e quello della business communications, con la tecnologia Hd a fare da media privilegiato per servizi di broadcasting televisivo in campo sportivo o da supporto avanzato per complesse procedure in campo medico.
Della strategia focalizzata sull'alta definizione di Sony, l'edizione on line del Sole24ore ne ha parlato con Serge Foucher, Executive Vice President European Operation della società nipponica.

Sony Europe pesa per circa un terzo sui conti globali della Corporation. Quali sono i mercati per voi chiave?
Il Regno Unito è il nostro primo mercato per volumi di fatturato, seguono poi Italia, Francia e Germania, dove registriamo la maggiore competitività sui prezzi per la presenza in quel Paese di vari brand cinesi. In Italia un fattore di vendita importante è invece l'assistenza post vendita.

La strategia di business è la stessa in tutti i Paesi?
Le filiali hanno potere decisionale rispetto alle linee guida dettate dall'organizzazione centrale: lavorano con un'autonomia armonizzata ed equilibrata. I prodotti a catalogo sono gli stessi, le campagne di comunicazione e marketing sono sviluppate ad hoc, per rispondere a specifiche dinamiche di domanda e di consumo locali.

Sony vuole diventare leader nel digital entertainment ma in vari segmenti non è il vendor di riferimento, vedi per esempio i notebook. E anni fa avete abbandonato il mercato dei palmari.
Nei computer portatili non siamo il best vendor ma la nostra presenza in questo mercato è importante. SonyEricsson è fra i primissimi fornitori non solo di telefonini multimediali ma anche di smartphone per il business, coprendo la fascia a suo tempo coperta dai Pda Cliè.

I Gps sono un altro mercato in cui operate da new entry o quasi. Perché vi avete investito?
Perché abbiamo la tecnologia e perché è un mercato con una crescita esponenziale. Domani si può pensare a un personal navigation device per ogni persona.

Ci sono ulteriori nuovi mercati in cui pensate di entrare nel prossimo futuro?
Abbiamo a catalogo già molte linee di prodotto: computer, audio e video, musica, terminali mobili, titoli cinematografici. La nostra è una proposta di digital entertainment più che completa. E in Giappone la nostra tecnologia è anche alla base di carte di credito contact less per lo shopping elettronico.

Samsung e Lg Electronics, in Italia, stanno scalando le classifiche di vendita, soprattutto nei Tv Lcd. La vostra risposta?
Continuare a proporre sempre e comunque prodotti innovativi: design, prestazioni allo stato dell'arte, funzionalità avanzate di energy saving. Il prezzo non è il nostro primo valore aggiunto.

Nelle Tv a schermo piatto il plasma rivendica un ruolo importante al cospetto degli Lcd. Sony cambierà ancora strategia?
Dal mercato dei plasma siamo usciti oltre un anno fa perchè oggi questa tecnologia assorbe solo circa i l0% della domanda, che è focalizzata sui grandi formati a cristalli liquidi e in particolare sul 40 pollici. Sony oggi investe pesantemente sulla tecnologia Lcd e il fatto di condividere con Samsung la produzione dei pannelli non significa che il prodotto finale abbia la stessa qualità visiva. Noi offriamo su tutto il portaolio risoluzione full Hd con lo standard 1080p.

Hp e Dell, due giganti dell'It, guardano con sempre maggiore attenzione al business della consumer electronics. Rappresentano un'ulteriore minaccia per Sony?
La digitalizzazione e la convergenza fra pc e prodotti audio e video ha aperto il mercato creando nuove dinamiche di business. Sony è stata fra i percussori di questo fenomeno, con lo sviluppo della tecnologia Blu-Ray, che integriamo anche sui notebook.

La guerra con l'altro standard video ad alta definizione, l'Hd Dvd, come finirà?
Il Blu-Ray vincerà perché ha l'appoggio delle major cinematografiche e perché tecnicamente offre maggiore capacità, fino al limite dei 200 Gbyte, per supportare titoli Hd e relativi contenuti digitali a corredo. E in varie lingue.

Gli schermi Crt, prodotto bandiera dell'elettronica di consumo di ieri sono destinati a morire? E con essi l'ultimo baluardo della tecnologia analogica?
Nel medio termine i televisori a tubo catodico scompariranno, anche sui piccoli formati. Già oggi gli Lcd da 17 e 20 pollici coprono una discreta fetta delle vendite. Quanto avvenuto nei monitor per i pc desktop è l'esempio cui riferirsi e in tempi brevi anche il prezzo non sarà più un fattore limitante l'acquisto di un apparecchio a schermo piatto. I prodotti digitali saranno ovunque, assolutamente, seguendo un percorso di evoluzione dettato dalla domanda dei consumatori.

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