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Ibm punta un miliardo di dollari sull'efficienza energetica

di Gianluigi Torchiani

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30 maggio 2007

Raggiungere l'efficienza energetica è l'obiettivo prioritario delle aziende che intendono ottimizzare le proprie risorse IT: ne è convinta Ibm, che ha varato un progetto da un miliardo di dollari l'anno, denominato Big Green, che prevede uno stanziamento di un miliardo di dollari l'anno per migliorare il livello di efficienza energetica dell'informatica, trasformando gli attuali dispendiosissimi data center in ambienti più verdi e economici. Negli ultimi anni i livelli di consumi energetici dell'Information Technology hanno infatti registrato un aumento esponenziale: secondo un'indagine Idc, i server consumano oggi in media quattro volte più energia (circa 400 watt) rispetto ai sistemi di dieci anni fa. Eppure una buona fetta di questi consumi sono anche improduttivi: i server utilizzano il 30% della loro energia in fase di inattività e in media, secondo una stima Forrester, non lavorano per l'80% del tempo in cui non sono accesi. Così nel 2006, per ogni dollaro investito per l'acquisto di materiale hardware, le aziende hanno speso altri 50 cent in energia, e Idc prevede che questa cifra aumenterà del 54% nei prossimi quattro anni, arrivando a 71 cent.
Un problema ,dunque, sempre più importante, aggravato in Italia dal costo della bolletta: il nostro paese è infatti uno dei pochi al mondo dove il prezzo dell'energia per usi industriali supera gli 0,15 dollari per chilowattora. La risposta di Project Big Green non prevede rivoluzioni improvvise negli ambienti IT, ma una politica fatta di cinque fasi per arrivare a un Data center verde e efficiente energeticamente: in primo luogo lo stadio diagnostico, che serve a comprendere i problemi specifici di ogni singolo datatacenter. Come secondo passo è prevista la pianificazione di un ambiente IT energeticamente efficiente, e successivamente l'investimento in infrastrutture virtualizzate, in grado di garantire un utilizzo del 100% dei server. Il quarto punto consiste nell'adozione di software di gestione, in grado di mettere automaticamente in standby i server quando non sono necessari. Infine l'ultima fase, che è caratterizzata dall'adozione di soluzioni di raffreddamento con liquidi, che col tempo si sono dimostrate più efficaci di quelle ad aria. Secondo Ibm, un data center di 25.000 metri quadri che sposa Project Big Green è in grado di realizzare il 42% di risparmio energetico e fa anche un regalo all'ambiente, emettendo quasi 7.439 tonnellate di emissioni di carbone in meno all'anno.

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