Dallo scatto alla foto in un lampo. Altro che fotografia tradizionale, altro che polaroid. Il digitale ha cambiato le regole del gioco, anzi ha fatto della fotografia un gioco per bambini, nel senso letterale del termine. Ha reso tutto più facile ed economico. E la qualità, punto critico delle macchine digitali della prima ora, è adesso davvero buona. Con l'analogico il tempo che intercorreva tra lo scatto e l'avere fisicamente in mano la foto o la diapo era troppo lungo, con il digitale, complice il crollo dei prezzi degli ultimi mesi che ha popolarizzato il mercato, ecco che anche un ragazzino con poca spesa può apprendere l'arte della fotografia e misurare immediatamente la propria abilità, senza aspettare la stampa. Anzi può imparare a districarsi nella mulitimedialità tra computer e cd. La fotografia digitale ha dunque grandi vantaggi, compreso quello di potere memorizzare quasi ogni istante della propria vita rispondendo al bisogno di ottenere testimonianze e memories anche nel vivere quotidiano. Prezzi in calo, dunque, alla portata di piccole tasche e dei più piccoli ma anche prestazioni in ascesa abbinate a un design che rende le fotocamere più desiderabili. È questo il senso dell ultime Kodak serie M, nuova serie di compatte da 7 e 8 megapixel, munite di una buona ottica e di un display bello ampio da tre pollici. Il tutto è vestito in un modo elegante.
Se si desidera di più la casa americana propone la Zd710, con zoom ottico 10x che sarà in vendita a breve per 200 euro. Appartiene alla serie "Zeta" composta da fotocamere con corpo simil-reflex e obbiettivo di alto livello. Ma se si vuole il massimo, allora la reflex diventa un paso obbligato.
E qui spicca spiccano macchine come la Canon Eos 400D. Per imparare l'arte fotografica è, infine, fondamentale la stampa e qui interviene la tecnologia a sublimazione (usata per esempio nelle Kodak G600 printer dock) che non macchia, non sporca e permette un preciso controllo dei costi. (di m.cia.)