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Ecco il "microonde" che riconverte la plastica in gas e petrolio

di Gianni Rusconi

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29 giugno 2007


Una macchina che trasforma il prodotto finito in materia prima. Molto semplicemente così si potrebbe definire l'invenzione che la Global Resource Corporation, multinazionale americana con sede nello Stato di New Jersey attiva nell'industria chimica, ha messo a punto portando i sistemi di riciclo della plastica a un livello fino a oggi mai raggiunto. Hawk-10, questo il nome di battesimo di questo enorme e particolarissimo forno a microonde, è infatti in grado di estrarre dai rifiuti plastici (guarda il filmato) derivati dal petrolio l'olio combustibile con il quale gli stessi furono prodotti. Il tutto grazie a una macchina che sfrutta oltre 1.200 diverse frequenze di lavoro e che impiega specifici idrocarburi che vanno a scomporre la materia plastica in molecole che si tramutano in benzina diesel e gas combustibile.

Jerry Meddick, direttore dell'area Business Development alla Global Resource ha gonfiato il petto presentando le capacità di Hawk-10 sottolineando in particolare come qualsiasi prodotto finito che abbia una base di idrocarburi fra i materiali di base può essere sottoposto all'innovativo processo di riciclo. E non solo. Lo stesso Meddick ha fatto l'esempio di una matassa di cavi di rame (quelli che portano le linee telefoniche nelle nostre case per intenderci) incapsulata in una copertura in plastica: trattata nello speciale microonde, il rame viene separato dalla plastica per essere quindi riciclato.

Hawk-10 – che da circa nove chilogrammi di un grosso pneumatico la macchina può produrre 4,5 litri di benzina diesel, 1,4 metri cubi di gas combustibile, un chilogrammo di acciaio e 3,4 chilogrammi di carbone nero – ha già convinto alcune imprese specializzate della propria efficienza. La Gershow Recycling, un'azienda di New York che opera nel campo della lavorazione dei metalli (estratti nella maggior parte dei casi da vecchie auto usate), sarà la prima in assoluto a mettere all'opera il "superforno", che pare potrà essere alimentato dall'olio e dal gas combustibile estratti dai materiali di scarto che la Gershow produce nella sua quotidiana attività. In tempi di grande attenzione alle tematiche del risparmio energetico e del riciclo dei rifiuti quello di Hawk "rischia" di essere un ottimo esempio da imitare.

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