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Troppe funzioni si torna al semplice

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21 giugno 2007

Che sbadati. I produttori di cellulari si sono accorti che, nell'entusiasmo di ammassare funzioni su funzioni, si erano dimenticati della cosa più importante: l'utente. A scuoterli dal torpore ci ha pensato l'Iphone di Apple. «Ha fatto capire ai produttori che dovevano lavorare per rendere l'interfaccia utente più semplice, naturale, immediata», spiega Pete Cunningham, analista di Canalys. All'utente sta bene che con i cellulari possano fare sempre più cose e sempre meglio; «ma finora, il rovescio della medaglia è che sono diventati sempre più complicati», aggiunge Carolina Milanesi, analista di Gartner. «E solo pochi sono disposti a spendere tempo per studiare le funzioni del proprio cellulare». È la lamentela più comune (55 per cento dei rispondenti), a quanto risulta da un sondaggio Canalysys, di aprile, su 2.017 utenti. «Ecco quindi che scatta l'effetto Iphone: il focus si sta spostando dalle funzioni all'interfaccia utente», dice Milanesi. «Già vediamo molti più cellulari con tastiere e larghi touchscreen senza pennina, come l'LG Prada, l'Htc Touch e alcuni modelli Samsung. Uno schermo più grande, in grado di ospitare molte icone e sensibile al contatto delle dita, evita all'utente la fatica di memorizzare la mappa dei menu. O la seccatura di familiarizzare con i tasti (a volte troppo piccoli) o il joystick del cellulare. Non è necessario il touchscreen, però, per offrire una buona interfaccia utente. «Anche i venditori più tradizionali, come Nokia e Sony Ericsson, stanno perfezionando le proprie interfacce, semplificando l'accesso alle funzioni. Motorola, LG e Samsung, invece, hanno ancora del lavoro da fare», dice Milanesi. Dal punto di vista del business, le interfacce più semplici sono necessarie per due motivi: per spingere anche l'utente medio a comprare cellulari ricchi di funzioni e per convincerlo a usare i servizi dati e i contenuti multimediali forniti dagli operatori. «È una tendenza che si vede anche nelle interfacce che sono dietro le singole funzioni innovative», aggiunge Charles Golvin, analista di Forrester. «I cellulari specializzati in foto hanno ora un'interfaccia utente simile a quella delle macchine fotografiche digitali. I cellulari votati alla musica hanno spesso tasti dedicati per l'ascolto dei brani», aggiunge. Il Sony Ericsson W910 (appena annunciato e in uscita nel quarto trimestre) si spinge oltre: ha un sensore che riconosce il movimento della mano, con cui è possibile per esempio cambiare traccia o videogiocare. In parallelo, i produttori continuano a potenziare le funzioni integrate, soprattutto su tre fronti: foto, musica e navigazione. Ora le fotocamere arrivano a 5 Megapixel; con il Nokia N95 e il Sony Ericsson K850i; migliora anche lo zoom, il flash, la lente, l'ottica in generale. Per la musica, cresce la memoria e la qualità dell'audio (anche 3D Sorround); «si distinguono, a riguardo, tutti i Sony Ericsson Walkman e i Nokia N91, 5200 e 5300», dice Milanesi.

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