Prezzi invitanti e qualità in ascesa sono elementi che raramente vanno d'accordo. Ma è invece quello che sta succedendo per i televisori a schermo piatto. Il prezzo è il fattore indubbiamente più interessante per l'utente medio, desideroso di abbandonare il vecchio tv a cinescopio e tentato da modelli di gran marca da 32 pollici Lcd che hanno ormai un prezzo di 500 euro.
I televisori con schermo superiore ai 26 pollici sono ormai tutti Hd Ready, cioè in grado di visualizzare al meglio i programmi in alta definizione, dai canali dedicati di Sky ai primi film su supporto Blu-Ray e Hd-Dvd. Solo i grandi formati da 37 pollici e oltre possono essere in versione Full Hd, cioè con una definizione di 1.080 linee per vedere con qualità assoluta i dischi Blu-Ray e Hd-Dvd oppure i filmati autoprodotti con apposite telecamere.
Il grande dilemma tra schermi al plasma ed Lcd si è ormai risolto da solo, le industrie hanno in pratica posto un limite di dimensione a entrambi i formati, limiti che sono effettivamente anche quelli di qualità e costi. Chi punta a schermi molto grandi, da 42 o 50 pollici e oltre, deve scegliere un modello al plasma, la cui tecnologia si va sempre più affinando grazie alla notevole specializzazione di pochi marchi. Per gli schermi più piccoli invece la scelta è obbligata sull'Lcd, dove la tecnologia relativamente più semplice permette di avere un rapporto qualità/prezzo quasi ottimale.
Il futuro immediato non porterà particolari innovazioni nella tecnologia.
Gli schermi Sed studiati da Canon e Toshiba sono stati rallentati da problemi giudiziari e non vedranno la luce prima del 2008. Gli schermi Oled, per molti il vero futuro dei televisori dato che non hanno bisogno della retroilluminazione come gli Lcd, avanzano lentamente nelle dimensioni e hanno per ora conquistato solo gli schermi dei telefonini e dei lettori Mp3, ma sicuramente ne riparleremo tra breve tempo.