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Bubenheim (Magellan): «Smartphone Gps e Pnd, c'è spazio per tutti»

di Gianni Rusconi

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25 settembre 2007


La Magellan, lo testimoniano i dati della società di ricerca specializzata Canalys, è oggi il quarto produttore mondiale di dispositivi di navigazione satellitare portatili e per auto e ha conosciuto da giugno 2006 al giugno di quest'anno una crescita a dir poco esplosiva. Vendite in volumi più che quintuplicate, da 64mila a oltre 420mila in un singolo trimestre e una quota di mercato che è salita dall'1,9% al 5,7%. Per il produttore americano, che si fregia dell'etichetta di azienda che ha inventato il navigatore satellitare , è comunque ancora tempo di seminare e le novità presentate nei giorni scorsi anche in Italia sono la conferma di una politica di sviluppo che non consoce confini. Rivali, ovviamente, permettendo.

A partire da ottobre, anche nei negozi italiani arriveranno infatti i nuovi modelli della famiglia Triton, una nuova gamma di Gps portatili dedicati agli appassionati di escursioni con il plus dichiarato dell'estrema facilità d'uso (i comandi si attivano dal piccolo schermo touchscreen) e di accessori integrati quali fotocamera, bussola digitale e barometro. I prezzi vanno dai 129 euro del super economico Triton 200, l'entry level con mini schermo Qvga a colori da 2.2 pollici", ai 499 euro del top di gamma Triton 2000con display sensibile al tocco da 2.7 pollici. Sul fronte dei sistemi "in-car" invece, Magellan ha rinnovato la famiglia Maestro con la serie 4200, cui appartengono tre distinti modelli – in vendita con un range di prezzo compreso fra i 279 e i 449 euro - aventi in comune design e interfaccia grafica, informazioni sul traffico in real-time, comandi vocali e soprattutto uno spessore di soli 17,8 mm nonostante l'ampio schermo Qvga da 4,3 pollici di diagonale.


A Christian Bubenheim, Vice President of Product Marketing di Magellan, l'edizione on line del Sole 24ore ha chiesto di fare il punto sull'andamento attuale e futuro del mercato dei Gps.

I Gps sono già diventati un prodotto "commodity"?
Se guardiamo alle funzionalità di base e al design si possono considerare anche tali. Ma la vera sfida nei dispositivi satellitari per auto e nei Pnd (Personal navigation device, ndr) si gioca sul lato software, sulla qualità del sistema di navigazione, sulla valenza del database che contiene le informazioni per gli utenti.

I ritmi di sviluppo di questo mercato sono impressionanti
È un mercato che cresce e che continuerà a crescere a certi ritmi ancora per i prossimi due o tre anni. Nel 2010 verrà superato il tetto dei 60 milioni di pezzi venduti su scala mondiale, oggi viaggiamo nell'ordine degli 8-10 milioni a trimestre.

Come si fa a interrompere il dominio di Garmin e TomTom?
Prezzo, canale e attività di branding sono le armi con le quali si gioca la sfida, presupposto il fatto di avere a catalogo prodotti innovativi. Per Magellan, che ha un approccio molto determinato verso il mercato consumer, la risorsa chiave sono i retailer, i partner di vendita.

Quanto incidono i contenuti a valore aggiunto nell'economia delle vendite?
Contenuti, connettività e servizi sono i tre principali elementi di differenziazione di questa industry. Mettere a disposizione degli utenti informazioni su hotel e ristoranti in modo esclusivo piuttosto che fornire alle terze parti gli strumenti per sviluppare specifiche applicazioni sulla nostra piattaforma software è sicuramente un vantaggio competitivo da giocare sul mercato.

Gli smartphone (e i Pda) con funzionalità Gps integrate che futuro avranno?
Tutto dipenderà da come evolveranno le esigenze dei consumatori. Chiederanno prodotti multifunzione, in grado di offrire capacità di comunicazione, di navigazione e multimediali al tempo stesso o saranno più sensibili alle prestazioni all'avanguardia di Pnd con ampi schermi widescreen facilmente collegabili alla Rete per il download delle informazioni? Credo che le due tipologie di prodotto non si faranno concorrenza, ognuna avrà un proprio mercato di sbocco.

Siete il quarto produttore al mondo ma in Europa molti vendor vi sono davanti: quali sono gli obiettivi nel medio termine?
Siamo anche il secondo vendor negli Stati Uniti ma in effetti in Europa rivestiamo un ruolo da outsider. Dove vogliamo arrivare? In prospettiva nelle prime tre o quattro posizioni.

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